Cronache

Don Mazzi choc: "Martina è vittima di una setta satanica"

Il prete: "È una mamma normale Aspetto in comunità lei e il suo piccolo". Non una parola per il giovane sfregiato

Don Mazzi choc: "Martina è vittima di una setta satanica"

La signora Enza Mazzeo Guzzo ha le lacrime agli occhi. E si sfoga col Giornale : «Ho letto che don Mazzi è ben lieto di accogliere Martina Levato all'interno di Exodus. Ma non sarà che lui è interessato solo ai casi di prima pagina? Quelli, per intenderci, che hanno ampia eco mediatica e garantiscono pubblicità alle comunità come la sua. Io ho un figlio, Roberto, che sta morendo a Milano. Ho chiesto aiuto a don Mazzi, ma lui non ha mai voluto neppure parlarmi. I suoi collaboratori mi hanno liquidato sbrigativamente rispondendo che i problemi di Roberto non sono di loro competenza. Ma se mio figlio si fosse chiamato Fabrizio Corona o Lele Mora, scommetto che, di quegli stessi “problemi”, don Mazzi si sarebbe subito fatto carico».

Replicare alla signora Enza Mazzeo Guzzo è difficile, speriamo lo faccia direttamente don Antonio Mazzi. Quello stesso don Mazzi che ieri alla trasmissione «In onda» su la La7 ha dichiarato: «Martina è vittima di un gioco settario (tradotto: di una setta satanica ndr) all'interno del quale va chiarito il ruolo del suo compagno Alexander. Ne ho parlato anche ai genitori e ai legali di Martina». Con i quali il fondatore di Exodus deve avere un feeling particolare. Non è quindi casuale che ieri i difensori di Martina Levato abbiano formalizzato al tribunale la richiesta per l'affidamento della loro cliente e del piccolo Achille proprio all'interno della comunità gestita dal famoso «prete di strada». Il quale - sul caso Levato - sembra parlare a ruota libera.

Da giorni, ad esempio, don Mazzi attacca frontalmente il pm Fiorillo, «colpevole» - a suo dire - di aver preso l'«assurda» decisione di «strappare» Martina dal suo bambino.

Chi è Martina Levato è ormai di dominio pubblico: una ragazza di 23 anni condannata a 14 anni di carcere per aver sfregiato con l'acido il suo ex fidanzato: un giovane che rimarrà segnato per tutta la vita e che ha già subito 18 operazioni. Non solo, la Levato andrà è anche accusata di aver quasi evirato un altro suo ex moroso e di aver tentato di sfregiarne un terzo, sempre con l'acido. Il tutto in combutta col suo compagno (anche lui condannato a 14 anni), Alexander Boetccher, 31 anni, padre del bimbo che Martina ha partorito il giorno di Ferragosto. A detta del pm che - saggiamente - aveva disposto che la mamma non avesse alcun tipo di rapporto con il neonato, la donna presenta profili «spietati e crudeli che non denotano nessun tipo di pentimento, dimostrandosi incapace di educare e amare. Sussiste inoltre il grave rischio di reiterazione dei reati».

Un ritratto umano e psicologico che la pm ha tracciato dopo aver seguito passo per passo l'iter giudiziario dell'imputata. Invece don Mazzi - senza conoscere nulla degli atti del processo - offre della Levato una fotografia completamente diversa: «È una madre molto più normale (ha usato proprio questo aggettivo, «normale»? ndr) di quello che si pensa - ha dichiarato a Sky Tg 24 -. Io conosco la famiglia, è una famiglia normalissima. Lei ha fatto buoni studi». Cosa c'entrino i «buoni studi», lo sa solo don Mazzi, al quale andrebbe ricordato che i «buoni studi» li aveva fatti anche il 22enne Pietro Barbini: il giovane a cui la «coppia diabolica» ha distrutto per sempre la vita e che è ancora in attesa del milione di euro di risarcimento disposto dal giudice. Peccato che per Pietro Barbini don Mazzi non spenda neppure una parola di conforto.

Ampia solidarietà il sacerdote specializzato in talk show televisivi, la offre invece per la «normale» mamma Martina. Per il celebre «don» di parco Lambro anche il particolare del «mancato pentimento» sarebbe un'invenzione del pm Fiorillo: «Martina si è subito pentita. Ma qui c'è più di qualcuno che ha interesse a rilevare solo alcune cose, quelle che creano scandalo e casino, invece di cercare di mettere un po' di calma, serenità e ragionare con la testa».

Dinanzi a tanta donmazziana saggezza gli avvocati della Levato non potevano che chiedere l'affidamento della loro cliente e del piccolo Achille alla comunità Exodus.

Anche Lele Mora e Fabrizio Corona - pare - siano pronti a festeggiare i nuovi arrivati.

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