Cronache

La donna che accusa il sindaco Pd: "Mi sto difendendo"

Dopo le accuse al sindaco Pd di Mantova, Mattia Palazzi, Elisa ha deciso di rompere il silenzio e di raccontare come sta vivendo questo momento

La donna che accusa il sindaco Pd: "Mi sto difendendo"

Dopo le accuse al sindaco Pd di Mantova, Mattia Palazzi, Elisa ha deciso di rompere il silenzio e di raccontare la sua verità. In un'intervista al Corriere la donna che ha puntato il dito contro il primo cittadino accusandolo di averle chiesto "favori sessuali", adesso racconta come sta vivendo queste settimane: "Posso camminare a testa alta e non ho mai fatto la vittima, anche se questa vicenda mi ha devastata". Insomma Elisa è determinata nell'andare avanti. "Non ho fatto esposti, non ho presentato querele", tiene a ribadire. L'inchiesta nasce da alcune chat che lei stessa avrebbe mostrato a Cinzia Goldoni, un'amica che a sua volta ha girato tutto agli avvocati. E in quelle conversazioni su WhatsApp si leggono queste frasi: "Staresti bene messa a..., sei una birichina". E ancora: "Ricordati che le cose non vanno avanti senza il benestare del sindaco, attieniti alle regole". "Vieni qui che ti...". La storia di Elisa fa riflettere. Quanto raccontato sul sindaco è l'ultimo tassello di una vita difficile. Ha perso il marito qualche tempo fa in un incidente stradale. "Una maledetta giornata", come la definisce lei in un suo libro autobiografico del 2013. Adesso la sua vita è dedicata alla figlia: "Non mi sono mai arresa, innanzitutto perché ho una figlia fantastica di 8 anni. Scrivo per passione e quel libro — dal "modesto successo", sostiene, anche se a Mantova la sua lettura ha commosso tantissimi lettori — è una testimonianza, un ricordo".

Palazzi comunque ha sottolineato che quella che lo conivolge è una "vicenda allucinante" e adesso sta preparando la sua difesa in tribunale.

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