Cronache

"Le donne hanno in testa una sola cosa": è bufera sullo spot sessista

A Genova, è comparso un grosso manifesto pubblicitario dove si legge lo slogan "Le donne hanno in testa una sola cosa". Sotto, lo il banale slogan di una lacca. Ma qualcuno monta la polemica: "Si tratta di una pubblicità sessista"

"Le donne hanno in testa una sola cosa": è bufera sullo spot sessista

"Le donne hanno in testa una sola cosa". Che cosa avete capito? Si tratta della lacca. Prodotta da un'azienda che ha affisso a Genova un manifesto pubblicitario con questo slogan, accompagnano dall'immagine di un'avvenente signorina con tanto di capelli perfettamente... laccati. Abbastanza per scatenare una furiosa polemica tra chi parla di pubblicità sessista e chi, invece, parla del doppio senso dello spot come un modo originale - anche se ambiguo - per fare pubblicità a un prodotto.

Genova è spaccata in due. Una volta tanto, lo scontro tra fascisti e antifascisti non c'entra nulla. Questa volta, a dividere l'opinione pubblica della città della Lanterna è un banale manifesto pubblicitario. Questi poster, spesso di grandi dimensioni e altrettanto spesso appesi lungo i muraglioni che costeggiano le strade ad alto scorrimento, non mancano di fare polemica. Come quello affisso nel capoluogo ligure da una nota azienda produttrice di lacca. Vi si legge: "Le donne hanno in testa una sola cosa". Immediato il pensiero dei più viziosi a qualcosa di diverso dalla "lacca del parrucchiere" pubblicizzata nel manifesto.

In mezzo, la foto di un'avvenente signorina in una posizione provocante: gambe scoperte, tacco 12 e uno sguardo che è tutto un programma. La polemica è nata su internet dopo la pubblicazione di una foto del manifesto da parte dell'ex assessore ai Diritti del Comune di Genova, Elena Fiorini, secondo cui "La lacca la usano le amiche di mia madre, dai. Capisco l'impegno disperato per farla acquistare, ma le donne hanno in testa tutt'altro, sorry. E proprio non credo saranno stimolate all'acquisto da stereotipi di donne senza cervello e dall'uso strumentale del corpo femminile". Idea condivisa da molti, ma non da tutti. Come sempre in occasioni del genere, l'opinione pubblica si è spaccata tra bacchettoni e permissivisti. Non sono consentite vie di mezzo..

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