Cronache

Droga e minicellulare in carcere "grazie" al neonato

Hashish e un telefonino nascosti in un involucro inserito nell'abitino di un neonato portato dalla madre in visità al papà in carcere ad Avellino. La scoperta degli agenti

Droga e minicellulare in carcere "grazie" al neonato

Anche un neonato può diventare inconsapevole “corriere” di droga e oggetti proibiti in carcere. Ad Avellino, agli agenti della Penitenziaria scoprono che, nascosti nell’abitino del bimbo, era stati consegnati a un detenuto un mini cellulare e una piccola quantità di hashish.

L'episodio è avvenuto nella giornata di venerdì scorso. L’uomo, un napoletano detenuto presso la struttura irpina, aveva appena ricevuto la visita in carcere della moglie e dei suoi quattro figli. Preso in braccio il più piccolo, come riporta una nota del Sappe, il detenuto ha sfilato abilmente un involucro dal vestitino del suo bambino. Agli agenti la mossa dell’uomo non è passata inosservata, tanto che – al momento del rientro in cella – lo hanno sottoposto a perquisizione personale. Così gli hanno trovato addosso ottanta grammi di hashish e un microcellulare, un telefonino di ultima generazione per le sue dimensioni ridotte.

La questione ha spinto gli agenti a perquisire anche altri spazi del penitenziario avellinese e la loro intuizione è stata premiata: hanno scoperto, infatti, la presenza di un altro telefonino che è stato subito sequestrato.

Operazioni analoghe si sono tenute al carcere di Airola, in provincia di Benevento, già in passato finito sotto i riflettori.

Qui gli agenti della polizia penitenziaria hanno scoperto venticinque grammi di droga e, ora, intensificheranno i controlli sui detenuti che rientrano dopo aver usufruito dei permessi premio.

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