Cronache

E James Bond tradì il Martini per una normalissima birra

Storica svolta per James Bond: abbandona il suo cocktail per un accordo commerciale con una multinazionale. Chissà se ora diventerà pure fedele e indosserà la tuta...

E James Bond tradì il Martini  per una normalissima birra

Ian Fleming non l'aveva previsto. E non si sa che cosa ne pensi, ma molti si sono già indignati per il voltafaccia. Improvviso, inspiegabile se non (pare, ovviamente) per soldi, in ogni caso un tradimento del personaggio e del suo stile: perché la notizia è che 007 non berrà più il suo Martini, quello «shaken», agitato, e non «stirred», mescolato, che chiedeva sempre a un bancone. La sua bevanda, il suo marchio, il suo aplomb. No, ora, nel nuovo film Skyfall, lo 007 di Daniel Craig tracannerà (è il caso di usare un verbo così «plebeo» rispetto all'understatement del Martini di conneriana memoria) una normalissima birra.

Lo choc è comprensibile, i fan proprio non capiscono. Perché mai James Bond, l'agente segreto di Sua Maestà, da mezzo secolo fedele al suo cocktail e solo a quello, dovrebbe abbandonarlo come una Bond girl qualunque? Il Martini non è la squinzia di turno, è la sua essenza di spia fuori dal comune, gentiluomo e British nel senso più raffinato del termine, più vecchio stile. E quindi? Quindi pare che secondo una agenzia specializzata in pubblicità, Ad Age, Daniel Craig, 007 versione ventunesimo secolo, come molti comuni mortali (e milioni di inglesi) berrà una birra, una Heineken per la precisione. Del resto con l'azienda ci sarebbe in ballo un contratto da 30 milioni di sterline, con tanto di spot. I manager della Heineken non sarebbero affatto sfiorati dai dubbi e dalle remore che affliggono i fan dello 007 duro e puro, anzi avrebbero spiegato che James Bond per loro è «perfetto», perché simbolo dell'«uomo di mondo».

E si capisce che loro siano contenti, e lo saranno anche dalle parti della produzione del film, e forse pure lo stesso Daniel Craig che in passato apre abbia avuto qualche insofferenza nei confronti dello storico drink: «Ne ho dovuti bere dieci in un giorno - confessò - e sono una bomba». Risultato: «Sono finito steso sul pavimento». Insomma il Martini non è per tutti, per carità, ma non era per quello che 007 lo amava tanto?

Non è certo, comunque, che il futuro di James Bond sia solo a base di malto (o peggio, giù giù nella gradazione alcolica). Magari nel prossimo film, senza sponsor birraio, tornerà a bere il suo Martini, e la lattina sarà solo una parentesi, una concessione alla popolarità che nessuno si sarebbe aspettato dall'agente più aristocratico che ci sia. Chi lo sa, magari, sulla strada della standardizzazione, diventerà pure fedele (alle donne) e indosserà la tuta da ginnastica..

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