Cronache

Alì Agca rivela: "Emanuela Orlandi rapita perché venissi liberato"

Ali Agca è l'ex terrorista autore dell'attentato a Giovanni Paolo II a Piazza San Pietro, l'uomo continua a sostenere di conoscere la verità sul rapimento di Emanuela

Alì Agca rivela: "Emanuela Orlandi rapita perché venissi liberato"

Alì Agca, ex terrorista turco autore dell'attentato ai danni di Giovanni Paolo II, rivela una nuova sconvolgente verità dietro il rapimento di Emanuela Orlandi, la 15enne cittadina vaticana scomparsa misteriosamente a Roma nel giugno del1983 e mai più ritrovata. Intervistato a Giallo, Agca ha esordito: "Volete sapere quale fu la richiesta che i rapitori fecero durante la telefonata arrivata in Vaticano subito dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi? La mia liberazione, ecco quello che chiesero". Per rafforzare la verità su quanto espresso, Agca ha aggiunto che ciò è un dato di fatto contenuto in numerosi messaggi telefonici ed anche in una misteriosa lettera. È opportuno comunque precisare come l'attentatore di Wojtyla abbia fornito nel corso degli anni non poche versioni sulla scomparsa di Emanuela, talvolta contraddittorie.

Emanuela Orlandi: rapita per ottenere la liberazione di Agca

Oggi, Alì Agca è un uomo di 61 anni. Nel 2012 ha finito di scontare la sua condanna per l'attentato a Wojtyla ed oggi vive da cittadino libero nella sua terra natale. Alì ha deciso di tornare a parlare dopo le ultime rivelazioni di monsignor Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti. Il prelato, ricordiamo, ha parlato di una presunta telefonata arrivata il 22 giugno 1983 presso la sala stampa della santa sede. La data in questione è la stessa della sparizione di Emanuela Orlandi. Nel corso dell'intervista, Agca ha espresso un suo giudizio sulla telefonata in questione: "Sì, dice la verità. Monsignor Viganò non ha nessun motivo per mentire e calunniare il Vaticano".

Sempre secondo Agca, in quella telefonata i rapitori di Emanuela Orlandi chiesero la liberazione del terrorista turco, eppure, lo stesso Viganò ha affermato che la liberazione della ragazzina "era collegata a una richiesta, il cui adempimento non necessariamente dipendeva dalla volontà della santa sede". Ebbene, Agca ha precisato al riguardo: "È tutto molto chiaro. La concessione della grazia nei miei confronti dipendeva dal presidente della Repubblica italiana".

Al riguardo, il turco ha ricordato della forte "sinergia" ed amicizia tra i leader Sandro Pertini, allora presidente della repubblica italiana, e lo stesso pontefice Giovanni Paolo II. Agca ha aggiunto che tuttavia"la grazia non mi fu concessa nel 1983 e non posso rivelare il motivo. Ma chi è a conoscenza dei fatti sa bene cosa successe e perché non mi fu concessa". Riguardo la domanda della possibile esistenza di un fascicolo segreto su Emanuela Orlandi in Vaticano, l'ex terrorista ha dichiarato: "Altro che fascicolo segreto... Il Vaticano conosce tutta la verità". Nonostante 36 anni di misteri e incertezze, Agca è inoltre sicurissimo di un'altra cosa: "Emanuela è in realtà sulla terra, viva e vegeta.

Papa Francesco, se vuole, può risolvere tutta la vicenda".

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