Cronache

Emilia, trenta nuove scosse La proposta della Severino: "Ricostruiamo con detenuti"

Crolla il campanile danneggiato di Novi. Gabrielli: "Individuati 2,5 miliardi di euro". Oggi lutto nazionale. Il ministro: "Per la ricostruzione usiamo i detenuti"

Emilia, trenta nuove scosse La proposta della Severino:  "Ricostruiamo con detenuti"

Un'altra, lunga, fortissima scossa. Una scossa di magnitudo 5.1 che ha fatto di nuovo tremare durante la notte l'Emilia, già fortemente provata. L'epicentro tra Concordia e Novi di Modena, il paese della torre simbolo del sisma, che questa notte è crollata, dopo che le precedenti scosse l'avevano pesantemente danneggiata (guarda le foto). Crolli anche a Castelmaggiore, nel bolognese, dove una casa colonica puntellata prima del terremoto ha ceduto.

La scossa di questa notte non ha causato vittime, né nuovi feriti. Alla scossa principale sono seguiti più di trenta eventi sismici, che sono durati fino a questa mattina: scosse si sono avvertite alle 8.55 (magnitudo 3.9), alle 9.04 (magnitudo 3.4) e alle 9.21 (magnitudo 3.2). 

A causa delle ulteriori scosse è stata decisa la chiusura delle scuole per lunedì e martedì a Modena. Gli istituti sono chiusi anche a Mantova, Maranello, Formigine e Sassuolo. Nelle zone più colpite era già stata decisa la fine anticipata dell'anno scolastico.

Aiuti dall'Unione Europea

Al microfono di Radio Rai, ha parlato oggi Franco Gabrielli, capo della protezione civile,sottolineando l'importanza di "salvaguardare le comunità colpite attraverso l'equilibrio tra gli interventi per le emergenze e la capacità del territorio di riappropriarsi dei propri spazi''. Gabrielli si è detto tranquillo sulle risorse stanziate: "Nel biennio sono stati individuati 2,5 miliardi di euro".

Aiuti dovrebbero arrivare anche dall'Unione Europea. Nella giornata di ieri il vicepresidente Antonio Tajani e il commissario alle Politiche regionali Johannes Hahn hanno visitato le zone terremotate e promesso 200 milioni dal fondo di solidarietà europeo, a cui si dovrebbero sommare altri 100 milioni dal fondo per lo sviluppo rurale. 500mila euro sono stati invece stanziati dal Vaticano.

Le nuove scosse di terremoto arrivano nel giorno del lutto nazionale (guarda il video), decretato per ricordare le diciassette vittime del sisma del 29 maggio. Oggi le bandiere rimarranno a mezz'asta su tutto il territorio nazionale e in molte città si terranno manifestazioni a ricordo, ma se da una parte c'è il compianto per i morti, dall'altra gli sfollati si preoccupano della situazione meteorologica, che porterà nella giornata di forti piogge.

Soccorsi resi difficili dalla pioggia

Parte dei terremotati che al momento si trovano all'interno delle tendopoli verranno spostati nelle palestre, dove sono stati recuperati ulteriori posti letto. L'emergenza meteo tiene in allerta anche gli uomini della Protezione Civile. E il commento di Gabrielli non lascia spazio a dubbi: "È una compagnia di cui avremmo fatto volentieri a meno". In mattinata anche i funerali di don Ivan Martini, il parroco morto nel crollo della sua chiesa a Rovereto.

"I detenuti collaborino alla ricostruzione"

Impiegare i carcerati nella ricostruzione dell'Emilia, per sistemare i danni causati dal sisma. L'idea arriva dal ministro della Giustizia Paola Severino. "In un momento come questo - sottolinea - penso che si potrebbe vedere anche parte della popolazione carceraria protagonista di un'esemplare ripresa". Visitando il carcere la Dozza a Bologna, il ministro poi ribadisce: "Uno dei detenuti ha fatto la proposta che ho fatto io stamattina".

No al deposito di gas in Emilia

Non si farà invece il deposito di gas che avrebbe dovuto essere stoccato in pozzi profondi a Rivara, nel Modenese. Il progetto dell'Erg era stato approvato dal Dipartimento di scienze geologiche dell’università di Catania. La Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale nel 2011 si era detto favorevole solo per la fase di accertamento sulla fattibilità dei programmi di stoccaggio.

Ora dopo la delibera del presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani che negava l’autorizzazione alla realizzazione del sito, si aggiunge un no definitivo da parte del ministero dello Sviluppo Economico che ha avviato la procedura di rigetto del piano.

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