Cronache

Enrico, mani di fata: l’uomo che indovina il sesso dei pulcini

È il migliore "sessatore", il mercato agricolo ruota su di lui. "Come li riconosco? Dalle ali"

Enrico, mani di fata: l’uomo che indovina il sesso dei pulcini

Che lavoro fai?». Ecco la domanda che Enrico Beimer, classe 1960 di Boves - piccolo comune del Cuneese, in Piemonte - non vorrebbe mai sentirsi rivolgere. Perché sa che appena pronuncerà quella frase: «Sono un sessatore di pulcini», si scatenerà una raffica di domande da non lasciargli più scampo. «Il mio è un lavoro particolare, ricercato e raro. In tutta Italia saremo in tre, forse quattro a svolgerlo in maniera professionale. La mia azienda è composta da un furgoncino con il quale ogni giorno mi sposto tra gli incubatoi del Nord e del Centro Italia per certificare il sesso dei pulcini. Solo gli addetti del settore sanno in cosa consiste la mia attività, dalla quale dipende l’andamento di un mercato agricolo su cui si basa una economia a diversi zeri».

Il sessatore di pulcini è la persona che ne certifica il sesso non appena escono dall’uovo, operazione fondamentale per il loro allevamento, che cambia - così come la loro collocazione sul mercato - a seconda se femmina - ossia gallina -, o maschio e cioè pollo. Quando in un incubatoio industriale, schiudono contemporaneamente migliaia e migliaia di uova, è necessario, in pochissimo tempo, nel rumore assordante e senza un attimo di pausa del loro «pio pio», distinguere i pulcini in maniera certa e rapida. Ma come si fa a capire se quel morbido batuffolo giallo diventerà un pollo o una gallina? Il segreto è tutto rinchiuso nelle mani di Enrico, che non sbagliano un colpo. Del resto lui con i pulcini c’è nato e cresciuto, tanto che ormai gli basta un’occhiata per trasformarsi in un infallibile «sessatore di pulcini». «Quando ho iniziato a fare questo lavoro? Non me lo ricordo», spiega Enrico, che il mestiere non l’ha imparato, ma lo ha vissuto fin da quando, ancora bambino, si divertiva ad aiutare i suoi genitori che dall’Olanda - intorno agli anni ‘60 - hanno deciso di trasferirsi nel cuneese, per seguire da vicino il mercato di uova e pulcini che in quegli anni vedeva l’Olanda come uno dei maggiori esportatori. Ed è in quell’ambiente familiare che lui trasforma quello che era un gioco, in una professione super specializzata.

«Capire il sesso dei pulcini è molto semplice - svela Enrico il sessatore -, basta avere il tocco giusto nelle mani». Ecco, appunto, il tocco giusto, perché in teoria basta prendere in mano un pulcino e premere sulle ali: se le piume si distinguono in una serie alta e in una bassa, allora senza dubbio quel pulcino è una gallina, se invece le piume restano unite, è un pollo. Margine di errore? «Bassissimo - assicura Enrico -, sotto il due per cento». Esperienza e velocità sono le caratteristiche che distinguono l’artigiano cuneese, ricercato in mezza Italia per il suo tocco infallibile ed instancabile: in meno di un’ora è in grado di certificare il sesso di tremila e cinquecento pulcini, quasi uno ogni secondo. «In un mese ne certifico oltre tre milioni e mezzo - precisa - e per soddisfare tutte le richieste ho insegnato il mestiere ad una quindicina di collaboratori, con i quali mi muovo da un incubatoio all’altro d’Italia. Arriviamo il giorno stesso in cui schiudono le uova, attrezzati di tappi per le orecchie, guanti e camice e spesso lavoriamo fino a notte inoltrata». A vederli all’opera sembrano una equipe di dottori, concentrati e veloci, seduti accanto al rullo che trasporta i pulcini appena nati che vengono divisi a seconda del sesso e messi su un nastro trasportatore: a destra le femmine, a sinistra i maschi.

«Certificare il sesso dei pulcini è fondamentale per poi commercializzarli - conclude Enrico - perché i polli, che costano di più, saranno allevati per ricavarne petto e coscia, mentre le femmine, le galline, vengono utilizzate per fare le uova, le famose e ricercate ovaiole, oppure per fare l’arrosto».

Senza il lavoro del sessatore di pulcini il mercato andrebbe in tilt e si attenderebbe in vano un uovo dal pollo venduto erroneamente per gallina.

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