Cronache

Esselunga, volano i ricavi del 2016. Ora Marina non vuole vendere

Esselunga chiude il bilancio 2016 in attivo, sia nei ricavi che negli utili. Il futuro sembra dell'azienda pare rimanere, secondo quanto scritto da La Repubblica, nella mani della famiglia Caprotti

Esselunga, volano i ricavi del 2016. Ora Marina non vuole vendere

Esselunga, orfana del padre Bernando Caprotti, è pronta a chiudere un anno che la vede con ricavi e utili in positivo. Un bilancio che frena la figlia Marina a cedere l'attività di famiglia.

Il futuro di Esselunga

Il 70% di Supermarket Italiani è nelle mani di Marina Caprotti e della Madre, una percentuale che sembrava dover passare in mano estere e che ora, dopo il bilancio 2016, potrebbe rimanere in famiglia. Infatti, come sostiene La Repubblica, Marina "sembrerebbe determinata a proseguire l’attività di famiglia col marito Francesco Moncada". Insieme alla coppia, ci sarebbero anche l’ad Carlo Salza e Germana Chiodi, la dipendente e storica segretaria del fondatore di Esselunga, diventata milionario dopo i lasciti di Caprotti.

Di diverso avviso è la moglie del patron dei supermercati, Giuliana Albera che pare intenzionata a seguire il volere del marito defunto, che ha lasciato scritto nel testamento il futuro dell'azienda: "Ho preso una decisione di fondo per il bene di tutti, in primis delle decine di migliaia di persone i cui destini dipendono da noi". In parole povere, cedere l'attività nella mani di chi potesse gestire con un respiro internazionale. Infatti per Caprotti, Esselunga era troppo pesante da poter essere portata avanti in famiglia, sottolienando come "occorre trovarle, quando i pessimi tempi italiani fossero migliorati, una collocazione internazionale".

Volontà che hanno spinto i principali colossi esteri della grande distribuzione a sondare il terreno. Tutti negati a causa della resistenza di Marina. Gli unici a essere favorevoli sono Giuseppe e Violetta, figli del primo matrimonio dell’imprenditore, eredi del 15% ciascuno ed unici ad aver avuto un ruolo gestionale nell’azienda. Nessun compratore straniero ha bussato più alle porte, quindi appare difficile liquidare l'azienda.

Non resta che attendere e vedere che succedrà in casa Esselunga, di certo la diversa visione del futuro potrebbe creare problemi all'azienda e all'’immobiliare Villata proprietaria dei supermercati, come evidenziato da La Repubblica.

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