Cronache

Estorsione, scatta la trappola: giovane sinti arrestato al supermercato

Il giovane, accusato di estorsione, avrebbe taglieggiato tre persone per almeno 20mila euro

Estorsione, scatta la trappola: giovane sinti arrestato al supermercato

Lo hanno arrestato con una trappola studiata ad hoc: in questo modo è finito in manette un 26enne di origini sinti accusato di estorsione. Il giovane, secondo l'accusa, avrebbe taglieggiato tre persone estorcendogli circa 20mila euro.

Teatro della vicenda il centro commerciale Esselunga alla periferia di Pisa, dove il giovane è stato arrestato sotto gli occhi di decine di famiglie intente a fare la spesa.

La trappola, organizzata dai carabinieri di Cascina in collaborazione con i colleghi di Pontedera, è scattata dopo la denuncia di un promotore finanziario e di due suoi conoscenti, minacciati ed aggrediti in seguito ad un prestito richiesto al 26enne.

Il sinti è stato attirato al centro commerciale con la scusa di ricevere 200 euro attraverso una mazzetta contrassegnata. Dopo circa un'ora di appostamento, subito dopo lo scambio di denaro, il giovane è stato accerchiato dai militari che hanno fatto scattare le manette ai polsi.

L'operazione è frutto di un lungo periodo di indagini, con sopralluoghi e acquisizione di dociumenti successivi alla denuncia di estorsione.

Il promotore finaziario infatti, assieme ad un amico, avrebbe chiesto al sinti circa 3mila euro per un investimento in Zimbabwe, con la promessa di riavere il denaro più un indennizzo. Dopo un primo periodo di quiete, il giovane sarebbe tornato all'incasso, richiedendo il prestito e minacciando i due uomini per avere altri soldi. Le minacce e le aggressioni fisiche avrebbe costretto i due, dall'estate scorsa fino all'autunno, a sborsare circa 20mila euro.

Non contento, il 26enne, avrebbe richiesto altro denaro, costringendo il promotore, ormai con le spalle al muro, a dare al sinti la carta di credito di una terza persona. Con questa il giovane avrebbe persino effettuato un viaggio in Spagna.

Il proprietario della carta, resosi conto della truffa, ha immediatamente bloccato la linea di credito, finendo però per ricevere la visita e le minacce del sinti.

A questo punto i tre uomini,esasperati, hanno sporto la denuncia che ha portato al blitz dei carabinieri.

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