Cronache

La falla del canone Rai "Così evitate il balzello"

Il canone Rai è ormai alle porte. Quasi certamente a luglio arriverà in bolletta il balzello tv. Ma spunta una falla nella legge che potrebbe permettere a molti di non pagare il canone

La falla del canone Rai "Così evitate il balzello"

Il canone Rai è ormai alle porte. Quasi certamente a luglio arriverà in bolletta il balzello tv. Ma spunta una falla nella legge che potrebbe permettere a molti di non pagare il canone. Di fatto, in questo momento, l'unico modo per non pagare la tassa tv è quello di dimostrare con un'autocertificazione che non si è in possesso di un televisore. Ma occhio, se si dichiara di non averlo e in realtà a casa ne avete uno scatta la dichiarazione mendace e ne deriva una a sanzione per l’evasione fiscale (pari a cinque volte il canone Rai) e l'imputazione in un processo penale. Inoltre va sottolineato che in caso di accertamento fiscale per il mancato pagamento, il contrbuente non avrà modo di opporsi se non dimostrando di non possedere la tv. Cosa fare allora? Laleggepertutti.it prova a suggerire una soluzione. Come sottolinea Angelo Greco, avvocato ed esperto in materia tributaria, "con l'invio dell'autocertificazione prima dell'acquisto della televisione o dopo averla ceduta o donata a un amico, il contribuente non dirà il falso e potrà evitare il pagamento del canone". Proviamo a capire meglio la faccenda.

La norma in questo momento lascia l'opportunità di comunicare al Fisco che non si detiene il televisore oggi e di acquistarlo domani. In questo modo, nel momento in cui viene effettuata la dichiarazione realmente non si è in possesso della tv, ma l'acquisto avviene in momento successivo. Ma c'è un'altra falla nella norma che potrebbe lasciare spazio ai "furbetti". Chi ha una tv, sempre utilizzando il buco normativo, potrebbe, il giorno priva inviare l'autodichiarazione all'Agenzia delle Entrate donare in comodato a un amico o magari ad un parente di un altro nucleo familiare il televisore per poi farselo restituire subito dopo aver spedito le carte al Fisco. La donazione può avvenire oralmente o con una scrittura privata. I beni mobili infatti non necessitano degli atti notarili. Ma attenzione: per difendersi dall'accertamento del Fisco bisogna avere una data certa in cui sarebbe avvenuta la "donazione".

E questa può essere fornita come ricorda Greco "con il timbro di qualsiasi ufficio postale con il timbro apposto sul contratto spedito a uno dei due contraenti".

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