Cronache

Falsi dentisti, blitz dei Nas di Bologna: 22 denunce

Controlli a tappeto dei carabinieri, 60 strutture al setaccio: 22 persone denunciate per esercizio abusivo della professione medica

Falsi dentisti, blitz dei Nas di Bologna: 22 denunce

Carabinieri del Nas di Bologna a caccia degli “spregiudicati millantatori” della sanità: gli abusivi. Falsi dentisti, falsi infermieri, pseudo dietologi e fisioterapisti. Complessivamente – spiegano i Nas - sono 22 le persone denunciate “per avere svolto o tollerato l’esercizio abusivo della professione medica”.

I militari hanno passato al setaccio oltre 60 strutture (studi medici, poliambulatori, studi dentistici, studi fisioterapici) nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, trovando di tutto: “Pseudo dietologi che prescrivevano diete dimagranti; odontotecnici e assistenti alla poltrona colti nello svolgimento di mansioni di esclusiva pertinenza dell’odontoiatra; pseudo fisioterapisti, che agivano su pazienti con difficoltà motorie; pseudo infermieri”.

Nel Ferrarese i carabinieri hanno stanato 5 persone che “svolgevano, all’interno di due strutture ricettive per anziani, la professione sanitaria di infermiere in assenza di titoli di abilitazione dello Stato”.

In zona Bologna, invece, sono 13 le persone denunciate. Qui sono stati scoperti “falsi dentisti operare nel cavo orale dei loro pazienti con la complicità del medico – dentista, un falso medico – biologo prescrivere, presso un centro estetico, piani alimentari e diete dimagranti, un fisioterapista praticare massaggi terapeutici, laser terapia e tecarterapia in assenza di titoli abilitativi, un medico chirurgo per aver sottratto e fatto uso improprio di farmaci ad azione anestetizzante”.

Quattro, infine, le persone denunciate nella provincia di Forlì - Cesena, dove, secondo quanto riportato dai Nas, “venivano scoperti degli odontotecnici svolgere mansioni riservate prettamente al medico – dentista, truffando gli ignari pazienti”.

In più i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità hanno sequestrato due strutture sanitarie del valore complessivo di 1 milione di euro, “prive dei requisiti organizzativi e strutturali previsti dalla normativa vigente”.

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