Cronache

La farsa del sindaco Pd sui profughi: prima si dimette, poi Alfano glieli toglie

A Vigodarzere il sindaco di sinistra si dimette contro i profughi inviati dalla Prefettura. Il caso diventa nazionale e arriva la marcia indietro

La farsa del sindaco Pd sui profughi: prima si dimette, poi Alfano glieli toglie

Il sindaco di Vigodarzere si dimette dopo che il prefetto ha assegnato al suo comune la quota di cento profughi da alloggiare in seguito all'emergenza immigrazione.

Scoppia il caso politico nazionale e alla fine le dimissioni vengono ritirate. Dopo che - è lo stesso primo cittadino a dirlo - "dei parlamentari hanno comunicato che i profughi non verranno più".

Gli immigrati avrebbero dovuto trovare sistemazione nell'ex deposito missilistico dell'Aeronautica militare, ma il sindaco Francesco Vezzaro ha ritenuto che il paese non fosse adatto a gestire l'emergenza in modo appropriato: "Nella consapevolezza di un poter tutelare in queste condizioni i legittimi diritti dei cittadini e le loro aspettative verso un ambiente socialmente sostenibile, anche sotto il profilo della tutela collettiva - ha detto Vezzaro - è conseguente la scelta di rassegnare le dimissioni, rimettendole al signor Prefetto che tali scelte ha voluto invece attuare".

L'iniziativa del primo cittadino, racconta il veneto Gazzettino, aveva raccolto il plauso del governatore veneto Luca Zaia, da tempo contrario alla gestione dell'emergenza da parte del ministero dell'Interno: "È un sindaco veneto coraggioso, al quale vanno il mio rispetto e la mia stima, la prima vittima istituzionale del caos pasticcione e arrogante con cui l'Europa e il Governo italiano hanno trattato e stanno trattando la vicenda dell'immigrazione", ha detto, commentando la vicenda, l'esponente leghista.

Più tardi, in serata, arriva la notizia della precipitosa marcia indietro, che lascia aperto più di un interrogativo: "Ho avuto comunicazione nel pomeriggio dai parlamentari padovani, dopo una verifica con la Prefettura - riferisce Vezzaro - che non è stata assunta alcuna decisione circa l'invio di persone richiedenti asilo nella ex caserma dell'Aeronautica di Vigodarzere. Alla luce di questa rassicurazione - sottolinea - ritiro le annunciate dimissioni e mantengo però ferma la mia determinazione affinchè il problema dei profughi venga gestito in modo paritario con tutti i Comuni del territorio."

Restano molte domande, però, su quello che Vezzaro non ha detto: da che fonte era arrivata la notizia del trasferimento dei profughi? Che ruolo hanno avuto i parlamentari nel "dirottamento" degli immigrati? I cento disperati, ora, dove finiranno?

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