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Fassino e le sue profezie: questa volta la "vittima" è Macron

L'ex sindaco di Torino Piero Fassino è il maestro delle profezie sbagliate. A maggio dipinse Emmanuel Macron come colui che "rifiuta i muri e crede nell'Europa"

Fassino e le sue profezie: questa volta la "vittima" è Macron

Piero Fassino è il numero uno delle profezie sbagliate. Qualche anno fa, l'ex sindaco di Torino sfidò Beppe Grillo a candidarsi per vedere "quanti voti avrebbe preso" e, alla prima occasione, il Movimento 5 Stelle ottenne la maggioranza relativa dei voti alla Camera. Poi, da sindaco della città della Mole, provocò in Comune Chiara Appendino per convincerla a sfidarlo alle successive elezioni comunali: ovviamente la Appendino lo fece e - altrettanto ovviamente - lo sconfisse al ballottaggio 70 a 30.

Non contento delle sue previsioni sballate, Fassino ci è cascato di nuovo, questa volta sul presidente francese Emmanuel Macron.

Lo scorso 7 maggio, in occasione della vittoria delle presidenziali francesi da parte di Macron, Fassino festeggiò la vittoria del leader di En Marche con un post su Twitter dal contenuto tironfalistico e divinatorio. "Con Macron una Francia che rifiuta i muri, respinge le paure, crede nell'Europa. Da oggi anche la sinistra è chiamata a una storia nuova".

Peccato che, ancora un volta, Fassino abbia sbagliato completamente le sue previsioni. Infatti, a pochi giorni dall sua elezione, Macron ha smontato l'aura di filo-europeismo che gli era stata incoronata sul capo dalla stampa progressista del continente, rifiutandosi di accogliere i migranti nei porti francesi e non collaborando con l'Unione europea per la gestione della crisi libica.

Sulla "storia nuova della sinistra", poi, stendiamo un velo pietoso.

L'arte divinatoria "al contrario" dell'ex segretario del Pds è diventata così celebre da indurre qualcuno a creare su Facebook una famosa pagina satirica, "Fassino che prevede cose".

Tra le "finte" previsioni attribuite all'esponente del Pd, "Se l'Inghilterra vuole uscire dall'Europa, indica un referendum e vediamo se la fanno uscire" e l'anacronistica "Se quel Garibaldi pensa di entrare nei libri di storia, che chiami un migliaio di amici ad aiutarlo e vediamo se riesce a unificare il Paese".

Una rassegna di finte previsioni che, unite a quelle vere, promettono risate assicurate.

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