Cronache

FdI, la Meloni si racconta: "Mi diverte il confronto con i colleghi uomini"

Intervistata dal settimanale Grazia, Giorgia Meloni ha affrontato i temi caldi del momento. Dall'immigrazione al decreto Dignità, tutto in nome del suo partito

FdI, la Meloni si racconta: "Mi diverte il confronto con i colleghi uomini"

In un'intervista al magazine Grazia in edicola questa settimana, il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni rilancia la sua proposta di legge sui seggiolini "salva bebè" nelle automobili: un provvedimento al quale la parlamentare - mamma della piccola Ginevra - tiene molto.

"Conto almeno otto casi di bambini dimenticati in auto negli ultimi cinque anni, e ogni volta tutti noi ci indigniamo e diciamo che dobbiamo risolvere il problema: può toccare chiunque, perché siamo sempre presi da mille cose da fare, dal lavoro, dallo stress quotidiano e possiamo dimenticare il nostro bimbo in auto. Ma con la tecnologia attuale si può trovare una soluzione", dice Giorgia Meloni al settimanale diretto da Silvia Grilli.

E proprio al settimanale Grazia, il presidente di Fratelli d’Italia conferma la posizione del suo partito sulle questioni "calde" del momento, dagli sbarchi dei migranti al decreto Dignità. Interpellata su come vive il fatto di essere l’unica leader di partito donna, risponde: "Noi donne dobbiamo sempre dimostrare di essere doppiamente più brave degli uomini, più preparate, più pronte, più tutto. […] Mi diverto di più a confrontarmi con i maschi. Siccome tutti pensano che le donne possano competere solo fra di loro, io non trovo divertente competere con le donne".

Poi, in merito allo spazio dato da Forza Italia alle donne, commenta: "Sono contenta che ci siano donne che si affermano in ruoli chiave. Quello che è avvenuto con le colleghe di Forza Italia è un bene per tutte noi. Non parlo certo di quote rosa, anzi, ma di donne competenti, capaci e in ruoli apicali". Nell lunga intervista, la giornalista trova anche il modo di parlare della presunta crisi tra le fila di Fratelli d’Italia. "lo leggo anch’io sui giornali - choia -. In realtà, c’è stata la defezione di un gruppo di militanti (in Lazio, ndr) che sosteneva un candidato che non è stato eletto. E’ fisiologico. Per il resto, ci stiamo rafforzando.

In questi giorni 220 amministratori locali, sindaci, assessori hanno aderito al nostro progetto politico e sono passati con noi".

Commenti