L'articolo della domenica

La felicità (sottovalutata) dell'amore reciproco

La felicità (sottovalutata) dell'amore reciproco

Io non credo che ci sia felicità più grande nella vita di quello che si prova nell'amore ricambiato. Perciò è necessario distinguere nettamente fra amore unilaterale in cui uno ama e l'altro no e amore bilaterale, dove si amano nello stesso modo entrambi. Una distinzione che nella nostra società spesso non viene fatta, cosicché ne derivano equivoci e nevrosi.

Nell'amore unilaterale, chi è innamorato ama un'altra persona ed è felice quando questa fa all'amore con lui. Ma poi il partner se ne va, per tornare quando vuole, mentre lui si strugge nell'attesa. L'innamorato cerca in ogni modo di far innamorare il partner facendo tutto quanto l'altro chieda, ma non basta. Solo chi non ama può sedurre un altro, chi ama chiede, soffre e subisce.

L'amore bilaterale è totalmente diverso. Non è fatto di momenti di estasi seguito da lunghi periodi di solitudine e di attesa angosciosa. Non è una continua alternanza di felicità e di disperazione. L'amore ricambiato è luminoso e ottimista, se l'altro si allontana sei certo che ritorni, che ritrovi la stessa gioia e la stessa felicita. L'amore reciproco, confrontato con la tormentosa passione monolaterale però, paradossalmente, viene considerato un amore più pallido, più debole, qualcosa di sminuito, di insipido, di uniforme, di quotidiano e perciò noioso come la normale cucina domestica rispetto al grandioso pranzo nel migliore ristorante della città.

È un'idea totalmente sbagliata che confonde lo stato straordinario dell'innamoramento con la quotidianità insipida di chi non si ama.

Chi pensa in questo modo non ha vissuto il vero grande amore reciproco. Si limita a osservare il comportamento dei due conviventi dall'esterno e gli sembra che facciano solo gesti ripetuti e monotoni. Non sa che il grande innamoramento reciproco, vissuto dall'interno, è caratterizzato da una straordinaria ricchezza emotiva, dalla continua scoperta reciproca, un cercarsi e ritrovarsi. E non sa che l'amore, anche quello più forte, più radicato e più fedele, è sempre nuovo.

Ed ogni volta è una rivelazione e una rinascita.

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