Cronache

Una fiaccolata per Pamela, la madre: "Chiedo giustizia"

In tanti, ieri, hanno partecipato a Roma, alla fiaccolata in ricordo di Pamela Mastropietro, la diciottenne romana uccisa, smembrata e poi messa in due trolley da alcuni nigeriani a Macerata

Una fiaccolata per Pamela, la madre: "Chiedo giustizia"

Una fiaccolata, una targa, un albero e una panchina rossa non basteranno a colmare il vuoto che la morte di Pamela Mastropietro ha lasciato nel cuore dei suoi amici e parenti.

Eppure ieri, a Roma, hanno partecipato tante associazioni, tanti residenti e politici (tra cui anche il sindaco Virginia Raggi e Giorgia Meloni) al corteo in ricordo della 18enne romana uccisa, smembrata e poi messa in due trolley da alcuni nigeriani a Macerata (guarda le foto).

La rabbia della madre di Pamela

La madre Alessandra Verni, al termine della fiaccolata, ha chiesto agli inquirenti di svolgere indagini “vere e appropriate” sulla morte di sua figlia che ha ricordato con queste parole:“Ciao Pamela, guarda quanta gente stasera è qui per te, non è giusto quello che ti hanno fatto. Spero che stasera da questa fiaccolata le istituzioni capiscano tutto il marcio che c'è nello Stato Italiano. Vogliamo la giustizia vera”. E ancora: “Oggi tu Pamela rappresenti una morte che poteva essere evitata, rappresenti tante vittime di violenza, che come te gridano nel loro silenzio: 'giustizia’, rappresenti tutti noi. E spero che ciò non capiti più”, ha detto invitando, poi, le istituzioni a dichiarare il lutto nazionale per il giorno dei funerali di Pamela. Vicino a lei erano presenti anche Giuliana Bramonti, mamma di Carlo Macro, il 33enne romano ucciso tre anni fa da un clochard indiano, Roberto Ciaccia, padre di Benedetta, l'unica italiana vittima dell'attentato di Londra del 2005 e Fabiola Bacci, mamma di Jennifer Sterlecchini, barbaramente uccisa a Pescara nel d 2016 con 17 coltellate.

La difesa dello zio di Pamela, avvocato di famiglia

Suo fratello, Marco Verni, che è anche l’avvocato di famiglia che sta seguendo l’iter del processo, ha, invece, voluto smentire alcune ricostruzioni fatte dai media sulla vita e sullo stato di salute di sua nipote. Pamela, anche se in passato ha fatto uso di droghe, “non era una tossica ma una ragazza affetta da un disturbo della personalità”. “Era bipolare e si trovava nei giardini Diaz di Macerata per tornare a Roma e non per cercare la droga”, ha precisato lo zio.“A mia sorella - ha rivelato Marco Verni - sono addirittura arrivati dei messaggi whatsapp da numeri sconosciuti con foto di persone con le siringhe dentro il braccio”. “Per alcune persone Pamela è come se quasi se la sia andata a cercare la fine che ha fatto e quasi meritarselo. Poteva anche essere la peggiore drogata del mondo (e non lo era) ma – ha aggiunto - di certo non avrebbe meritato la morte che ha fatto. Di certo nessuno si sarebbe dovuto sentire legittimato a ucciderla in quel modo, a farla a pezzi, a scarnificarla, a disarticolarla, a rinchiuderla in due trolley”. Così facendo, spiega lo zio,“chiunque si potrebbe sentire autorizzato ad andar di notte a tagliare a pezzi le prostitute come 'Jack lo squartatore' o uccidere tutte le altre persone che non rispecchiano i nostri canoni”.

L'amica Carola: "Dopo la morte di Pamela, ho paura di uscire da sola"

Ancora più toccante e commovente è stato l’intervento di Carola, un’amica di Pamela che ha parlato a nome di chi la conosceva, esprimendo il sentimento di paura che pervade tutti i giovani e soprattutto le ragazze che vivono a Roma (guarda il video).

“Noi andiamo da soli da quando abbiamo 13 anni e io, che ho 20 anni – ha detto - ho paura che qualcuno mi possa sbucare dal nulla per il semplice fatto che passo spesso per la stazione Termini. Vedo tutte persone che dormono lì e passano lì con le birre in mano e possono lanciarmi qualsiasi cosa in qualsiasi momento”. “Io ragazza di 20 anni, non posso vestire come voglio, - ha attaccato - mentre 20 anni fa questo non succedeva perché le persone erano libere e non avevano paura di girare sole. Ora, invece, ho il fiato sul collo perché non posso permettermi di uscire con una guardia del corpo”.

E infine: “Non è giusto che Pamela abbia fatto quella fine per colpa di certi cretini che noi continuiamo a far venire e li mettiamo negli alberghi mentre gli italiani vivono per strada”.

Commenti