Cronache

Dal filo d'erba alla tavola con efficienza e zero sprechi

Il metodo «verde» di Latteria Soresina per generare ricchezza e garantire alta qualità, nel rispetto di natura e tradizioni

Un nuovo modello di agricoltura virtuoso che declina energie rinnovabili e territorio è possibile. È una formula tutta italiana e lombarda, unica sul globo, che dal filo d'erba alla tavola dei consumatori, rende un intero territorio, tra Cremona, Mantova e Brescia, all'avanguardia mondiale nella gestione energetica oculata e responsabile. Una realtà, grazie a un'azienda, che coinvolge 35mila ettari di aree agrarie, con paesi e città incluse, 50mila mucche da latte, 4.400 persone tra produzione e indotto, 27 impianti di biogas attivi e 56 strutture di fotovoltaico, con una produzione annuale di oltre 133 milioni di chilovattore. Una rivoluzione tutta italiana.

Nel 2014 Latteria Soresina - fondata 115 anni fa da 19 agricoltori - e i suoi 270 allevatori, hanno prodotto energie rinnovabili (biogas 105, cogenerazione 16 e fotovoltaico 10 milioni di Kw) pari all'energia necessaria all'autotrazione di 31.150 automobili o alla fornitura di energia elettrica a 44.000 abitazioni.

Tutto questo si traduce in un risparmio di CO2, pari all'anidride carbonica prodotta da 14.423 automobili, per un totale di oltre 29mila tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera. Numeri importanti che possono rappresentare una formula vincente per generare ricchezza, rispetto dell'ambiente e delle tradizioni per le generazioni future. «Vogliamo nutrire il pianeta in modo creativo e rispettoso. Da agricoltori e allevatori consapevoli - spiega Tiziano Fusar Poli, presidente di Latteria Soresina, 330 milioni di fatturato nel 2014 - oltre che seminare foraggi e allevare animali nel massimo confort, vogliamo seminare valori, quelli che fanno veramente la differenza nella vita come in ogni attività».

Se il sistema agroalimentare italiano avesse in proporzione al fatturato, la stessa auto-produzione di Latteria Soresina, il maggior produttore di grana padano del Paese, si ricaverebbe energia da fonti rinnovabili pari a quella necessaria alla movimentazione di 13 milioni di auto, cioè più di 1/3 dell'intero parco macchine oggi circolante in Italia.

In altre parole, sarebbe sufficiente ad alimentare l'energia elettrica necessaria per 38 milioni di abitazioni, più di quelle esistenti in Italia. La minore emissione di CO2 sarebbe pari all'anidride carbonica prodotta da 6 milioni di auto.

«Serve molta energia a far girare l'industria manifatturiera - continua l'imprenditore Fusar Poli - risparmiare inquinando molto meno, aiuta noi a migliorare i risultati, arricchisce il Paese, sconfigge la crisi e dà futuro e speranza ai nostri figli. Abbiamo voluto rendere pubblici questi dati e queste equivalenze per far capire che un modello diverso di agricoltura, antico e rispettoso dell'ambiente è possibile.

L'alta qualità che caratterizza i nostri prodotti, non può che derivare da una profonda etica, dal rispetto dei nostri territori, delle persone che in esso vivono e lavorano, dei nostri allevamenti e delle nostre mucche».

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