Cronache

Firenze, tenta suicidio padre che uccise a coltellate il figlio

L’uomo, che in preda ad una furia violenta ha cercato di uccidere moglie e figli, riuscendo ad assassinare il piccolo di solo un anno, nei giorni scorsi affermava di non ricordare più nulla. Ieri, durante il tragitto verso l’ufficio del pm ha però cercato di lanciarsi da una delle passerelle del tribunale

Firenze, tenta suicidio padre che uccise a coltellate il figlio

Ha cercato di farla finita Niccolò Patriarchi, il 34enne di Scarperia (Firenze) che lo scorso 14 settembre ha accoltellato ed ucciso il figlioletto di solo un anno mentre questo si trovava fra le braccia della madre.

Durante una furiosa lite con la donna, in preda ad un raptus di cieca rabbia, Patriarchi si era infatti scagliato contro di lei prendendo però di mira anche i loro stessi figli, probabilmente per punirla con più cattiveria. Secondo la testimonianza della moglie Annalisa Landi, ricoverata nell’ospedale di Borgo San Lorenzo a causa delle ferite da taglio riportate, prima di accanirsi contro il neonato l’uomo avrebbe tentato anche di uccidere la figlia di 7 anni buttandola giù dal balcone. Sarebbe stata la donna ad impedire che accadesse. Nulla, invece, ha potuto salvare il piccolo Michele Patriarchi dalla furia del padre, che è stato poi arrestato dai carabinieri e chiuso dietro le sbarre del carcere di Sollicciano.

In seguito alla terribile tragedia, Patriarchi, che stando alle ultime rivelazioni potrebbe essere affetto da disturbo bipolare, ha affermato di non ricordare nulla di quella sera. “È in stato di choc e non ricorda nulla” diceva Caterina Manni, il suo avvocato difensore, il giorno successivo all’infanticidio.

Eppure in questi giorni qualcosa deve essersi smosso nell’animo del 34enne, per il quale il pubblico ministero ha anche chiesto la decadenza della patria potestà. Nella giornata di ieri l’uomo ha infatti provato a lanciarsi da una delle passerelle del tribunale di Firenze, nel tentativo di farla finita.

Gli agenti di polizia penitenziaria lo stavano scortando all’udienza fissata per affidare l’incarico al medico legale che svolgerà l’autopsia sul corpo del bambino. Ad impedire a Patriarchi di compiere l’estremo gesto sono state proprio le stesse guardie, che hanno deciso di riportare immediatamente l’imputato nella casa circondariale fiorentina.

L’udienza, presieduta dal pm Fabio Di Vizio, si è comunque tenuta regolarmente.

Ad occuparsi di svolgere i doverosi esami sul corpo del neonato sarà la dottoressa Gloria Manetti.

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