Cronache

Fo, l'accusa del figlio Jacopo: "Meglio Renzi di tanti ipocriti"

Jacopo Fo: "Lo hanno tenuto fuori da tutto, non gli hanno mai dato spazi, lo hanno escluso da ogni cosa e ora sono tutti fan di Dario Fo?"

Fo, l'accusa del figlio Jacopo: "Meglio Renzi di tanti ipocriti"

"Non mi aspettavo che ci fossero persone che hanno mantenuto il dente avvelenato. Come quelli che ora scrivono che la sua fortuna è stata essere censurato dalla Rai, facendo intendere che altrimenti sarebbe stato un pirla". Jacopo, il figlio di Dario Fo morto oggi all'età di 90 anni, in una intervista all'Agi si toglie qualche sassolino dalle scarpe e fa un tuffo nel passato. "Dimenticano che mio padre a Canzonissima ebbe il coraggio di parlare di incidenti sul lavoro, questo provocò la sua cacciata. Anzi, i temi su cui è scoppiato il casino erano due: uno erano gli incidenti lavoro e l'altro era la mafia. La mafia. Mio padre e mia madre hanno avuto il coraggio di parlare di mafia in tv nel 1962". E che accadde? - chiede Riccardo Luna: "Di tutto. Ci fu persino una interpellanza parlamentare di Malagodi, del partito liberale, che disse che due guitti avevano insultato il popolo siciliano. E pensare che poi questo signore venne fatto senatore a vita. Ricevemmo una lettera, che mio padre e mia padre fecero analizzare e scoprirono che era scritta con sangue umano. Vi erano descritte tutte le torture che mi avrebbero fatto prima di sgozzarmi e la firma era una bara bianca. Io per mesi sono andato a scuola scortato".

Che effetto ti fa vedere che oggi tutti o quasi si dicono fan di Dario Fo? "Dopo Charlie Hebdo siamo tutti Charlie Hebdo! Macché! Onore a Brunetta che ha accusato mio padre di razzismo perché fece una battuta sulla sua altezza. La verità è che lo hanno tenuto fuori da tutto, non gli hanno mai dato spazi, lo hanno escluso da ogni cosa e ora sono tutti fan di Dario Fo? Il silenzio sarebbe stato più onorevole. Meglio Renzi che mi ha telefonato dicendo: nonostante le grandi distanze politiche volevo esprimere il mio cordoglio per un uomo che è stato importante in Italia. Ecco, meglio Renzi".

Meglio di chi? "Meglio di quelli che adesso fingono che ci eravamo tanto amati: è insopportabile. Adesso la Rai con Giancarlo Leone e Pasquale D'Alessandro di Rai5 ha voltato pagina, c'è stata una grande apertura ma io ho girato per anni con gli spettacoli di mio padre e mia padre e trovavo sempre le porte chiuse. Una infinità di spettacoli mai andati in onda in Italia, ma messi in scena da attori e attrici in tutto il mondo.

Come "Sesso, grazie e tanto per gradire"".

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