Cronache

Foggia, rivolta contro il ghetto: "Siamo ostaggi dei nigeriani"

Borgo Mezzanone, a pochi passi da Foggia, adesso deve fare i conti con una vera e propria bidonville di migranti: residenti in rivolta

Foggia, rivolta contro il ghetto: "Siamo ostaggi dei nigeriani"

Borgo Mezzanone a pochi passi da Foggia adesso deve fare i conti con una vera e propria bidonville di migranti. Come racconta LaStampa, ogni giorno spunta una nuova baracca. Tende, panni stesi e tanti immigrati che vivano poco fuori il centro di accoglienza. Ma a preoccupare i residenti del piccolo centro nel Foggiano sono alcune bande nigeriane che di fatto controllano la zona. E i residenti lanciano un messaggio, una richiesta d'aiuto a chi si è dimenticato di loro: "Perché la circolare è piena di stranieri. Noi siamo 700, loro più di 5000 e non ce la facciamo più", spiega qualcuno a LaStampa. La situazione all'esterno del campo di fatto è pericolosissima. I militari presidiano il Cara, ma qualche metro più in là la baraccopoli ha una vita propria. E così un docente ammette: "Qui i problemi sono troppi. Si mischiano diverse forme di illegalità. Diversi tipi di migrazione. Siamo soli. Abbandonati. Inascoltati. Qui manca tutto, bisognerebbe ripristinare la legalità ad ogni livello". Infine c'è chi racconta una realtà amara che si mischia alla paura quotidiana di chi vive a Borgo Mazzanone: "Ci insultano, fanno la pipì per strada. Le nostre ragazze vorrebbero prendere il pullman, ma non possiamo lasciarle andare in questa situazione. Abbiamo chiesto alla squadra mobile e alla prefettura, hanno risposto che non possono farci niente. Dicono che non ci sono altri mezzi disponibili. E poi c’è un altro problema grave, che non favorisce un clima pacifico. Solo i neri hanno un lavoro.

Per noi non ce n’è".

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