Foggia, sequestrati giocattoli tossici e contraffatti

Sono sempre più positivi i risultati ottenuti dalla polizia locale nell'ambito delle azioni volte a contrastare l'abusivismo su area pubblica. Le ultime operazioni andate a buon fine hanno visto protagonista l'annuale Fiera di Santa Caterina tenutasi nel capoluogo dauno dal 23 al 26 novembre. Nel corso della manifestazione cittadina, il personale della Squadra Annonaria della polizia locale di Foggia - in assetto S.A.D. - ha sequestrato 85 pezzi fra abbigliamento e accessori contraffatti, 22 borse di noti marchi d'alta moda e merce varia per un totale di 101 oggetti. A questi si aggiungono 2600 cover per smartphone, 59 vetrini di protezione per telefoni cellulari e 5 ombrelli. Nessuna delle bancarelle interessate dai controlli era in possesso delle previste autorizzazioni amministrative.

Da sempre gli agenti della Polizia Locale sono impiegati su tutto il territorio nella lotta al grave fenomeno della contraffazione. Il loro impegno verte essenzialmente sul dissuadere i consumatori dall'acquisto di prodotti che oltre a determinare il proliferare di attività illegali le quali danneggiano il legittimo tessuto economico, potrebbero arrecare danni alla salute in quanto di provenienza ignota e dunque non assoggettata a qualsivoglia controllo qualitativo. La pericolosità risulta essere maggiormente elevata per i capi di abbigliamento e per gli accessori a diretto contatto con l'epidermide. Non è possibile escludere, infatti, che essi vengano trattati con additivi tossici e con materiali non conformi agli standard di sicurezza.

Sempre nell'ambito della fiera foggiana, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro 569 giocattoli contraffatti e contaminati da sostanze nocive. Come ricorda il Comandante della Polizia Locale, i giochi privi dell'indicazione di provenienza e del marchio CE rappresentano un vero e proprio rischio per i più piccoli. Questi sono composti da piccoli pezzi facilmente staccabili e di conseguenza ingeribili. Senza contare che i materiali possono costituire un serio pericolo per la salute dei bambini.