Fotografo dei Parioli incastrato dalle minorenni: "Torturate coi giochi erotici"

Sono i racconti delle minorenni a incastrare Furio Fusco. Il fotografo dei Parioli è indagato per "violenza sessuale aggravata, prostituzione minorile e produzione e detenzione di materiale pedopornografico". Nel documento firmato dal gip Giulia Proto e pubblicato dall'Huffington Post, sono raccolte le testimonianze delle tante ragazzine che, nel corso degli anni, sono finite nella rete di Fusco.

Secondo la ricostruzione dei pm, il fotografo prometteva successo sulle passerelle e in televisione in cambio di "giochi erotici" che diventavano vere e proprie "torture". "Usava giocattoli erotici - racconta una ragazzina - per me era una tortura, sentivo molto dolore, gli dicevo basta, ma lui diceva che il dolore sarebbe passato, e avrei guadagnato 15.000 euro". "Io non volevo - continua un'altra - ma questo era il prezzo da pagare per entrare nel mondo della pubblicità. Quel giorno ho pianto tutte le mie lacrime, è stata un’esperienza terrificante durata tre ore. Dopo, per moltissimo tempo, non sono più andata nella sua agenzia, non volevo vederlo. E non ho mai neppure avuto i 15.000 euro del catalogo".

"La prima volta che sono andata nella sua agenzia mi ha chiesto di fare delle foto a seno nudo. Ho cercato di dirgli di no, ma il fotografo è riuscito a convincermi - rivela ai giudici una tredicenne - con il tempo le sue richieste diventavano sempre più audaci, voleva farmi foto di nudo integrale. Gli ho detto che mi sembrava eccessivo, e lui mi ha risposto che avrei potuto guadagnare fino a 7.000 euro".

Secondo la ricostruzione fatta dal Messaggero, Fusco avrebbe più volte invitato le ragazzine a mentire sulla propria età, soprattutto quando si trattava di presentarle ai cliente. Secondo il gip, si trattava di veri e propri incontri sessuali a pagamento.

Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero anche i destinatari di un video saffico tra una 19enne, finita anche lei nel registro degli indagati, e una 16enne.

Sempre secondo il Messaggero, le immagini erano destinate a un dirigente della Rai che stava cercando un paio di ragazze da portare con sé a Dubai.