Cronache

Da frattura scopre raro cancro alle ossa, Marcus muore a 12 anni

Da una banale frattura al braccio alla terribile diagnosi; la lunga sofferenza del piccolo nella lotta contro il male

Da frattura scopre raro cancro alle ossa, Marcus muore a 12 anni

La drammatica vicenda, raccontata dal “Mirror”, è quella di Marcus Richmond, un ragazzo di soli 12 anni scomparso da poco a causa di un cancro alle ossa, che dopo due anni di cure disperate lo ha portato via all’affetto dei genitori.

La storia ha inizio con un banale incidente di gioco, dato che Marcus era stato portato al Pronto Soccorso, nell’agosto 2016, a seguito di una caduta durante una partita di cricket che aveva provocato la frattura di un braccio.

Purtroppo, però, gli esami condotti dai medici dell’ospedale hanno rilevato che sotto la coltre della frattura si annidava un male ben più spaventoso: Marcus era infatti affetto da osteosarcoma, una rara forma di cancro alle ossa, che a quel punto si era ormai esteso anche ai polmoni.

Il bambino è stato immediatamente sottoposto a chemioterapia ma, nonostante due cicli di cura e l'amputazione del braccio e della spalla destra, è morto il 23 maggio. La sua famiglia di Cropston, la mamma Johanna, il papà Glenn e la sorella Elise, ora 16enne, non ha mai trovato il coraggio di rivelargli che il cancro fosse ad uno stadio terminale, così da non fargli perdere mai la speranza e la forza di lottare.

È la madre a raccontare che dopo un primo ciclo di chemioterapia pareva che il male si fosse sopito. Tuttavia durante un viaggio a Lourdes nell'estate del 2017, Johanna aveva notato che il braccio di Marcus si era di nuovo gonfiato: “Ero sempre preoccupata che il cancro non fosse dormiente. Dopo che siamo tornati, i test hanno dimostrato che il male era tornato e ha dovuto sottoporsi a un altro ciclo di estenuanti sessioni di chemioterapia”. A seguito di questa seconda fase, i medici hanno compreso che non ci fosse più nulla da fare per il piccolo, la malattia non rispondeva ai farmaci. Questo gennaio arriva dunque la decisione di amputare il braccio e la spalla, per tentare almeno di migliorare la qualità della sua vita, dato che l’arto era ormai diventato ingombrante ed inutilizzabile.

Poco prima di poter iniziare una nuova cura sperimentale la sua situazione si è aggravata, al punto che alla famiglia è stato proposto di riportarlo a casa. Il piccolo è deceduto circondato dall’affetto di familiari ed amici: “Marcus non si è mai lamentato. Era una persona fantastica”, conclude la madre in lacrime, “È stato un privilegio averlo conosciuto.

Ci manca davvero tanto”.

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