Cronache

Il Fuori Salone invade Milano. E i commercianti ringraziano

Tra installazioni, opere d'arte e prodotti innovativi i più felici durante la settimana del design: in media guadagnano il 20% in più al giorno

Il Fuori Salone invade Milano. E i commercianti ringraziano

Installazioni, mostre, eventi, feste e cocktail party, il Fuori Salone è soprattutto questo. Ma per i commercianti milanesi significa anche maggiori introiti dovuti ad un maggiore afflusso di gente per le strade.

Via Tortona, alle spalle di Porta Genova, è letteralmente invasa: una moltitudine di persone che camminano osservando, curiosi, le installazioni del Fuori Salone. E in questa strada, ad esempio, un piccolo bar la sera incassa molto di più rispetto al solito. Questo anche perché non ha nei giorni feriali la stessa quantità di persone che passeggiano in questa zona. Non che durante il giorno i guadagni non siano buoni. Si arriva, a detta loro, in media, ad un 20% in più.

"È gente di passaggio, il fatturato aumenta ma non del 100% come può sembrare", dice un barista. Di diverso avviso, invece, l'impiegata di una piccola pasticceria: "Si guadagna molto di più" (e fa un gesto con la mano abbastanza eloquente per rafforzare la sua affermazione). È in strade come Via Tortona, di solito estranee alla movida milanese, che il Fuori Salone è molto apprezzato dagli esercenti. Nelle zone come Brera e il nuovo "quartiere" delle 5vie (un poliedro tra Cordusio, Cairoli, Sant'Ambrogio e Via Torino), infatti, la gente non manca e il flusso di persone è abbastanza grande.

Ma nell'apprezzamento generale del Fuori Salone, comunque, non mancano le voci degli esercenti fuori dal coro: "I clienti non vengono più - dice il proprietario di una piccola osteria in Via Tortona - perché qui è troppo affollato.

Questi qui (indicando la gente che passa) non possono permettersi neanche un cappuccino e una brioches, e io perdo clienti".

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