Cronache

Genova, la frana minaccia i palazzi: duecento sfollati

A seguito di una frana, che minaccia tre palazzi in località Quezzi, a Genova, i vigili del fuoco hanno fatto evacuare circa 200 persone. L'allarme era stato dato dagli abitanti degli edifici dopo il boato causato dal crollo di un muro di contenimento

Genova, la frana minaccia i palazzi: duecento sfollati

La Liguria si lecca le ferite per l'ultima ondata di maltempo. Ma a Genova la paura è ancora forte, per colpa di una frana che minaccia alcuni palazzi. Sessanta famiglie sfollate (circa duecento persone) è il bilancio degli sfollati dai palazzi di Quezzi, quartiere collinare del capoluogo ligure, in via Daneo e via Portazza.

A dare l’allarme ai vigili del fuoco sono stati alcuni abitanti, svegliati dal boato causato dal crollo di un muro di contenimento della collina. Proprio in via Portazza i problemi maggiori: al civico 65 il palazzo appare eroso nelle fondamenta. Per sfollare i residenti sono stati utilizzati alcuni bus di Amt, l’azienda municipale del trasporto pubblico genovese.

Trentacinque persone hanno trovato accoglienza in un locale della parrocchia e in un circolo Arci della zona, altre ancora in un locale della protezione civile, diverse si sono trasferite da parenti o amici. Stamane verranno compiute verifiche sulla stabilità delle fondamenta dei palazzi per decidere se confermare l’agibilità degli appartamenti. "Come Comune stavamo già intervenendo nella zona interessata, il punto più stretto del Fereggiano, che è una proprietà privata - sottolinea l’assessore comunale ai lavori pubblici e protezione civile Gianni Crivello - tanto che era partita anche un’ingiunzione nei giorni scorsi".

"Un episodio frutto della cementificazione dei decenni passati - ha detto dopo un sopralluogo il sindaco di Genova, Marco Doria - che ha permesso di costruire anche in queste aree. La frana - ha sottolineato - è avvenuta su un terreno privato sul quale il comune stava già intervenendo".

Uno degli escavatori delle ditte impegnate è stato sepolto dai detriti che questa notte hanno invaso l'alveo del sottostante torrente Fereggiano. Forse l'erosione delle acque che ha scavato proprio nel punto più stretto del letto del corso d'acqua, poco più in alto del punto in cui il rio, nel 2011, era esondato durante l'alluvione causando 6 vittime.

"L'intervento questa notte è stato immediato da parte della protezione civile - ha aggiunto ancora Doria - nei giorni scorsi il Comune aveva ingiunto ai proprietari di intervenire ed era intervenuto il comune in danno", a causa di una piccola frana che si era già verificata due settimane fa".

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