Cronache

Genova, rissa tra immigrati nel quartiere multietnico dove la Lega decuplica i voti

Senegalesi e maghrebini si affrontano a colpi di sediate in testa nel suk della città della Lanterna. Il sindaco Doria se ne frega e la Lega fa il pieno di consensi

Genova, rissa tra immigrati nel quartiere multietnico dove la Lega decuplica i voti

C'è un mercato a Genova, in mano agli ambulanti abusivi, in molti casi stranieri, che da giorni rischia di trasformarsi in un caso politico nazionale. Un vero e proprio suk, con 300-400 venditori che vendono, comprano e barattano merce di dubbia provenienza, in qualche caso rubata, in altri sottratta dai cassonetti dell'immondizia.

Nel clima di illegalità crescente, questa mattina c'è scappata la rissa, con tanto di ferito ed inseguimento all'interno di un bar della zona. Protagonisti diversi uomini stranieri, con un senegalese ferito alla testa da un nordafricano. Da un episodio che vedeva contrapposte due "sole" persone la situazione è trascesa, fino a coinvolgere una decina di stranieri, divisi tra senegalesi e nordafricani, che se le davano di santa ragione a colpi di sedie.

Per sedare la rissa, racconta il Secolo XIX, si è reso necessario l'intervento della polizia, che ha dovuto separare fisicamente i due gruppi di contentendenti. L'accaduto, però, non pare un semplice episodio. A sentire i residenti, la zona è da mesi ostaggio di un degrado persistente, con la situazione dell'ordine pubblico e della viabilità (molto spesso le auto private rimangono bloccate dai furgoni degli ambulanti) che continuano a peggiorare.

In molti danno la colpa al sindaco Marco Doria, accusato di non intervenire. Un risentimento che si traduce in un dato politico molto chiaro: alle Regionali, nella vicina circoscrizione molo, la Lega Nord ha decuplicato i suoi voti, passando dall'1,5% delle politiche del 2015 all'attuale 2015.

Il mercato continua ad ingrandirsi, ormai gli abusivi arrivano fin da Milano e da Torino: e per il centrodestra genovese è facile puntare il dito contro l'inerzia della sinistra, che fatalmente non potrà che raccogliere i frutti della propria inattività.

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