Cronache

Giallo professoressa uccisa, l'ultima fidanzata di Defilippi

Spunta un'altra donna nel delitto di Gloria Rosboch, la professoressa uccisa e gettata in una vasca di scolo di una discarica. Indagati per l'omicidio Gabriele Defilippi e Roberto Obert. In carcere anche la madre di Defilippi

In una foto rilasciata dai carabinieri Gabriele Defilippi, arrestato per l'omicidio di Gloria Rosboch
In una foto rilasciata dai carabinieri Gabriele Defilippi, arrestato per l'omicidio di Gloria Rosboch

Il delitto della professoressa Gloria Rosboch si arricchisce di nuovi particolari. La Stampa parla dell'ultima fidanzata di Gabriele Defilippi, il 22enne finito in carcere con l'accusa di aver ucciso la Rosboch, in complicità con l'amico Roberto Obert. Si chiama Sofia ed ha 20 anni. A parlarne è suo padre, Mohamed Sabhou. "Due anni fa mia figlia me lo portò a casa per presentarmelo. Passai con lui tre ore. L’impressione fu pessima. Pensai: 'Questo è un truffatore'. I miei non erano troppo convinti. Adesso mi danno ragione".

Sabhou, scrive La Stampa, "è un uomo perbene, un gran lavoratore. Vive con la famiglia a Romano di Montalenghe, una piccola frazione nella campagna torinese, a 16 km da Castellamonte. Sua figlia è l'ultima fidanzata di Defilippi. Quando stavano ancora insieme il ragazzo avrebbe ideato la truffa, costata la vita all'insegnante. La ragazza ha avuto qualche ruolo nella vicenda? Il padre lo esclude: "Lei non c'entra". Gli inquirenti indagano. Di certo si sa che Sofia dopo il delitto è andata in Marocco, ospite dei familiari. "Mia figlia - racconta il padre - a quanto ne so lo vedeva raramente, forse di nascosto. Comunque non ricordo". Ma per quale motivo ha lasciato l’Italia? "E’ in ferie, quando ho letto i giornali, la storia della Rosboch, i 187 mila euro spariti, ho detto ai miei: "E’ stato lui!".

Sabhou prosegue il suo racconto: "Ho sofferto per la morte di quella signora, lui non mi era mai piaciuto, le rare volte che gli ho parlato parlava sempre di soldi, soldi, soldi. Anche mia figlia s’è liberata di un incubo".

Un'amica di Sofia rivela un altro particolare interessante: "In un certo senso Gabriele aveva la capacità di formare culturalmente le persone che avvicinava. Consigliava libri, gruppi musicali, cercava di convincere a condividere con lui gli interessi per la psicologia, per certi autori che pochi conoscevano. Sofia era come stregata".

Intanto si aggrava la posizione di Caterina Abbattista, la madre di Gabriele, anche lei in carcere. Gli inquirenti si chiedono perché, quella sera, era a Montalenghe, vicino alla casa dell'ex fidanzata di suo figlio?

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