Cronache

Giletti parla di Nicotera, insultato dai parenti del boss

A "L'Arena" un servizio sulle nozze in elicottero. E su Facebook spuntano insulti al conduttore e alla Rai da parte della cognata di Ciccio Mancuso

Giletti parla di Nicotera, insultato dai parenti del boss

Vietato parlare della vicenda di Nicotera (Vibo Valentia) - dove l'atterraggio dell'elicottero degli sposi ha costretto a chiudere il centro del paese - per la quale, peraltro, sono stati spiccati sette avvisi di garanzia. In caso contrario si verrà ricoperti di insulti dai parenti del boss.

È quello che - come denuncia Klaus Davi sul proprio profilo Facebook - sta succedendo alla trasmissione L'Arena di Massimo Giletti. Il massmediologo ha infatti riportato un post apparso sul gruppo chiuso "Limbadi chat 2.0", pagina Facebook che raccoglie i cittadini di Limbadi (Vibo Valentia).

L'autrice del post si chiama Pasqualina Ciccia ed è cognata dell'esponente della 'ndrangheta Ciccio Mancuso, alias "Tabacco". "E che cazzo sti lordoni... per il mare tutto questono ehh? E neanche per Mafia Capitale i colletti bianchi hanno fatto tutto ciò… ma fannu… compresa Raiuno… che puttanate… ridicoli veramente…comunque aggiornateci dicono che c'è Giletti… visto che si sono pagati da soli il canone Rai sulla bolletta…e Rai 123 a casa mia non si prende da 20 anni mi dite cosa dicono??? Grazie".

Poi in un altro commento aggiunge: "Basta a tutte ste scene mediatiche che a mio parere sono esagerate… diciamola tutta dopo 2 giorni dall'evento qualcuno ha deciso di sparare cazzate con la (penna) o le tastiere del pc… facendo un casino e tranquilli che il vero obbiettivo non era l'elicottero ma il sindaco che io non conosco e non so se è bonu o malu… a volte le penne o le tastiere possono essere armi micidiali per la (civiltà e cultura) e comunque su orgogliosa di essere limbadota e calabrese".

"Qui di lordo c'è solo la mafia, cara signora Ciccia", conclude Klaus Davi. La signora non è nuova a questo tipo di commenti: qualche tempo fa ricoprì di insulti un'attivista antimafia.

"Rispetto tutte le critiche, ma agli insulti rispondo con un laconico: abbiamo fatto servizio pubblico dando corretto spazio a tutte le voci, agli avvocati degli indagati come anche alla Procura della Repubblica", replica Massimo Giletti, "Sono stupito delle critiche da parte della signora Ciccia: se è orgogliosa di essere calabrese sarebbe opportuno che contribuisse a denunciare simili palesi soprusi e non a giustificarli accusandoci di pregiudizi inesistenti verso la sua regione e insultandoci".

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