Cronache

Giraffe, gioielli e violenze: "La mia storia con Pablo Escobar"

In occasione dell'uscita in Italia di Amando Pablo, Odiando Escobar (edizioni Giunti), Virginia Vallejo racconta della sua storia con Pablo Escobar

Giraffe, gioielli e violenze:  "La mia storia con Pablo Escobar"

"Se non avessi incontrato Pablo, oggi sarei una di quelle vecchie giornaliste che girano per Miami e sono acide con le giovani. Forse mi è andata meglio così", parola di Virginia Vallejo, ex donne della borghesia e compagna di re dei narcos, Pablo Escobar.

La vita con Pablo

Pablo e Virginia come spiega la donna a Il Corriere della sera i conoscono nella hacienda in cui Escobar ospitava in uno zoo personale di animali esotii. Tra i due nasce attrazione. Ma Escobar la manipola per i suoi progetti politici e le fa regali preziosi. Anche se lei ammette che "non l’ho mai fatto per denaro". Anzi: "Mi piaceva anche il suo piano di rubare ai ricchi per dare ai poveri".

Un lato offuscato da tanta violenza. Come quella su Wendy, una della sue amanti preferite che "dopo essere rimasta incina venne portata da un veterinario che le praticò un aborto senza anestesia". O come quando la stessa Virginia venne stuprata per avere intracciato relazioni con uomini rivali di Pablo. Ma nemmeno questo la allontana: "Volevao vedere come sarebbe andata a finire questa storia". Oltre duecento incrontri tra lei e il narco, molti tra amici e parenti.

Poi tutto cambia nel 1993: Pablo finisce ucciso sui tetti di Medellín e attorno a Virginia l'aria si fa pesante. Sbarca a Miami e testimonia contro Alberto Santofimio Botero, mandante dell’omicidio di Luis Carlos Galan, candidato alla presidenza ucciso da Escobar nel 1980, come ricorda il Corsera. Poi scrive un libro e vende i diritti del manoscritto a Javier Bardem che ci fa un film. In Italia uscirà il 19 aprile con il titolo il Fascino del male. Ad interpretarla Penelope Cruz. Anche se l'ex giornalista ammette: "Non l’ho ancora visto.

Ma spero sia meglio di tutta la spazzatura che è uscita finora".

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