Cronache

Grande happening a Roma contro l’Aids per sensibilizzare e raccogliere fondi

Lanciata in collaborazione con Lila una campagna che durerà tutto il mese di dicembre

Grande happening a Roma contro l’Aids per sensibilizzare e raccogliere fondi

La lotta all’Aids si fa anche così, festeggiando in uno stravagante «hub» vicino alla stazione Termini di Roma, dove è stata inaugurata l’annuale campagna di raccolta fondi e di sensibilizzazione all’uso del profilattico.

Per i 30 anni della Lila, Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, il marchio promuove «Aids is not dead». Parte nella capitale un grande happening fino a tarda notte, con via Palestro chiusa al traffico per dare spazio a punti informativi, distribuzione di profilattici, incontri e interventi, fino alla festa finale, che ha coinvolto oltre 30 tra dj e musicisti appartenenti alle principali crew musicali della Capitale. Tra loro dj Flavia Lazzarini e Tess, la cantante indie italo-americana nipote di Frank Sinatra. Le band si sono alternate sul palco dello YellowBar, con numerose consolle, dando vita a una vera e propria maratona di concerti arte, danza e performance.

L’uso del profilattico resta il principale strumento di prevenzione e protezione dal virus e per questo motivo si rafforza l’impegno oggi che i dati sulla diffusione dell’epidemia di Hiv dimostrano che in Italia, come nel resto del mondo, l’attenzione è calata, si parla ormai poco della malattia e non ci sono sufficienti segni di rallentamento, soprattutto tra i giovani. È stata lanciata dunque una campagna di sensibilizzazione, cui è associata una raccolta fondi destinata alla più importante realtà attiva su scala nazionale, la Lila.

La scelta di presentare la campagna nell’ostello romano sottolinea l’importanza di parlare di Aids in un vero e proprio crocevia di giovani romani e viaggiatori, tutti tra i 20 e i 28 anni, provenienti da ogni parte del mondo. Dimostra la volontà di rivolgersi direttamente alle nuove generazioni. «La lotta all’Aids non è finita, non è mai finita – spiega Alessandro Santopaolo - . Negli ultimi anni si sono registrate impennate di contagi soprattuttofra i giovanissimi. Si è abbassata la guardia? Non se ne sta parlando abbastanza? Noi siamo quiperché crediamo fortemente in questa campagna perché i giovani posano avere un futuro.

Dipende anche da noi!».

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