Cronache

Il "Gratta e Vinci" della discordia, condannata la nonna: i 500mila euro alla nipote

Condannata dopo cinque anni di lotte giuridiche: il premio andrà alla nipote. E per la nonna si prospettano guai

Il "Gratta e Vinci" della discordia, condannata la nonna: i 500mila euro alla nipote

Dopo cinque anni si è risolto il curioso caso che spaccava una famiglia a metà. La vicenda ha inizio quando Maria Prina, di 84 anni, decide di andare a fare la spesa con la nipote Isabella Montemezzani e il fidanzato di lei Nicolas Gaffuri, all'epoca minorenni. Dopo essere passati dal supermercato, i tre decisero di tentare la fortuna: fermandosi in un bar, decidono di comprare un "Gratta e vinci" e vincono 500mila euro.

Ma, seppur vincente, il pezzo di carta portò più problemi di quanti ne risolvesse. La nonna, infatti, decise di appropriarsene in quanto i due ragazzi all'epoca erano minorenni, quindi impossibilitati a ritirare la vincita. Da qui le proteste dei due giovani, che per anni hanno cercato di dimostrare come la decisione di comprare il Gratta e vinci fosse stata una loro idea. D'altra parte, però, fu la nonna a pagarne la spesa: in un primo momento, quindi, si ritenne leggittima la sua decisione. Da qui la trafila di citazioni in giudizio, che per cinque anni hanno visto accusate entrambe le parti di appropriazione indebita. La vincita fu ritirata e temporaneamente congelata, sotto la supervisione di un notaio, in attesa della sentenza del tribunale.

Ora il giudice di Pavia ha infine deciso di attribuire la vincita ai due fidanzati. In quanto alla nonna, il giudizio è stato netto: dieci mesi di reclusione per appropriazione indebita, più 5mila euro da pagare per le spese processuali di questi anni.

Il risarcimento dei danni verrà definitavemnte quantificato in sede civile. 



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