Cronache

Gravina in Puglia, cuori al posto delle svastiche sui muri dello stadio

Il sindaco Valente risponde così agli atti di vandalismo perpetrati sabato notte prima della partita di calcio

Gravina in Puglia, cuori al posto delle svastiche sui muri dello stadio

Sul muro perimetrale dello stadio "Vicino" di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, nella notte tra sabato e domenica sono state disegnate decine di svastiche con la vernice nera. Sull'episodio sta indagando la polizia. Prima della gara di serie D girone H, domenica scorsa, sono cominciate le attività di pulizia dei muri. La partita sarebbe iniziata alle ore 15 tra i padroni di casa della "Fbc Gravina" e i lucani del "Francavilla". Per la partita di domenica, però, la società di Gravina ha voluto dare un tema: "Un calcio al razzismo. Lo sport ha mille colori". È al vaglio degli inquirenti capire, quindi, se l'episodio ha attinenza con il razzismo o se si è trattato di un atto di teppismo. Dura è stata la reazione del primo cittadino Alesio Valente che definisce gli autori dei "teppisti nostalgici che amano vigliaccamente agire di notte". Il sindaco, inoltre, ha annunciato che, in caso di processo, se dovessero essere identificati gli autori del gesto, il Comune si costituirebbe parte civile. "La loro offesa - ha aggiunto Valente - non ci troverà silenti: Gravina democratica e antifascista non resterà mai in silenzio dinanzi a simili assalti".

E l'episodio diventa subito scontro politico sul piano nazionale. "Mi chiedo il Ministro degli Interni dov'è? Tutta la sicurezza che andava promettendo dov'è finita? - ha dichiarato in una nota Ubaldo Pagano, deputato pugliese dei Dem - La smetta di fare passerella usurpando le divise delle Forze dell'ordine e cominci a garantire maggiore unità di personale e mezzi per le attività d'indagine". Dal ministro Matteo Salvini nessun commento in risposta alla provocazione di Pagano e, intanto, al posto delle svastiche, spuntano cuori. Il primo, armato di bomboletta spray blu, è stato proprio il sindaco che sui social scrive: "Dove c’erano segni di morte ci sono adesso simboli d’amore.

Forza Gravina!".

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