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Grillo si converte

Beppe cambia idea: libertà di coscienza sulle unioni civili. Scoppia la rivolta della base del movimento. L'ipocrisia di Alfano: esulta contro i suoi alleati, ora la legge è in bilico

Grillo si converte

Beppe Grillo, ex comico, poi leader politico, poi ex politico e di nuovo comico, ieri è tornato a fare il politico. Probabilmente domani dirà che ha scherzato, perché lui è prima di tutto un comico, ma intanto il sasso che ha gettato nel già agitato stagno che è il dibattito su matrimoni e adozioni gay ha avuto l'effetto di uno tsunami. «Ai miei senatori lascio libertà di coscienza», ha comunicato Grillo, smentendo la precedente indicazione di votare compatti la riforma targata Pd. Il fatto è che, senza la garanzia di avere tutti i voti grillini, vacilla ora la certezza di Renzi e della sinistra di ottenere in Parlamento i numeri sufficienti per approvare la legge.L'annuncio di Grillo ha riacceso la speranza del fronte cattolico trasversale destra-sinistra, contrario alle adozioni gay (Alfano ha addirittura esultato via Twitter), lasciato sbigottiti i suoi e scatenato in rete le proteste di tanti elettori Cinquestelle: «Basta, non vi voto più» è arrivato a scrivere più d'uno. Che cosa abbia convinto Grillo a convertirsi sulla via di Damasco non è noto. Resta il fatto che si tratta del primo vero atto politico in grado di incidere su fatti rilevanti nella giovane storia di questo partito, nato per spaccare e non certo per conservare.È paradossale che il popolo del Family day, dei moderati e dei cattolici sia finito nelle mani di questi anarchici mangiapreti. Sarebbe da ridere se il famoso cero, invece che alla Madonna e ai suoi naturali rappresentanti politici, i cattolici dovessero alla fine accenderlo in chiesa a San Beppe Grillo da Genova. Certo, sarebbe bastato che Alfano - a parole contrario alla legge -, invece che esultare ieri da sotto la sottana di Grillo («bene, si riapre la partita, scenario interessante»), avesse detto da subito a Renzi: basta, questa legge non si fa, altrimenti cade il governo. Ma non si possono pretendere coraggio e coerenza da chi non ha né l'uno né l'altra. Così, dopo aver consegnato al segretario del Pd la guida del paese, ora quei geni del Nuovo Centrodestra stanno per dare a Grillo la leadership dei cattolici.

Gli manca solo di assumere Totò Riina come consulente al ministero degli Interni e poi la missione (suicida) sarà davvero compiuta.

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