Cronache

Grosseto, espulso imam per radicalismo: “Nessuna prova, tornerò”

Arrestato dalla Digos la settimana scorsa, il macedone Zejnullah Sadiki farà domani ritorno in Albania. Tante le prove contro di lui: il suo nome è figurato vicino alla foreign fighter Maria Giulia Sergio (Fatima), e nel 2013 ospitò un predicatore kosovaro poi accusato di reclutamento jihadista

Grosseto, espulso imam per radicalismo: “Nessuna prova, tornerò”

Sarà presto espulso il 31enne macedone Zejnullah Sadiki, imam di Grosseto sospettato di radicalismo islamico.

Stando a quanto riportato da “La Nazione”, lo straniero stava da tempo approfittando della sua posizione come autorità religiosa all’interno della comunità islamica locale per fare proselitismo e reclutare seguaci. Azioni che non sono sfuggite agli agenti della Digos, che da almeno tre anni stavano seguendo con attenzione le mosse dell’imam, considerato un soggetto pericoloso.

Alcuni giorni fa, dunque, il fermo, avvenuto intorno alle 6 del mattino. Gli uomini della sezione antiterrorismo hanno arrestato Sadiki nella sua abitazione, per poi trasferirlo al Cie di Torino, dove verranno presto avviate tutte le procedure per l’esulsione. Il macedone farà ritorno in Albania, sua terra di origine, e non potrà rientrare nel nostro Paese per almeno 15 anni.

Prima di questi ultimi avvenimenti, Zejnullah Sadiki aveva tuttavia già fatto parlare di sé. Il nome dell’imam era infatti venuto fuori anche nel 2015, insieme a quello della foreign fighter italiana Maria Giulia Sergio. Sposata con un albanese, la Sergio, adesso nota come “Fatima”, aveva soggiornato per un certo periodo con il consorte a Scansano, un comune in provincia di Grosseto. In quel lasso di tempo i due avevano frequentato una comunità albanese islamica del posto a cui si era probabilmente unito anche Sadiki, il quale ha tuttavia affermato di non aver mai incontrato la giovane.

Ma le prove contro di lui non finiscono qui. Nel 2013 l’imam aveva invitato nel suo centro islamico il predicatore kosovaro Shefqet Krasniqi, poi arrestato con l’accusa di reclutamento jihadista.

Nella giornata di domani Zejnullah Sadiki sarà dunque rimpatriato, ma pare che lo straniero sia intenzionato a fare ritorno nella nostra penisola appena possibile. Questo è l’ultimo messaggio lasciato sulla sua pagina Facebook il 12 Aprile scorso: “Sono stato prelevato dalle forze dell’ordine in casa mia, senza alcuna testimonianza, perché sono ritenuto una persona pericolosa per lo Stato italiano in quanto imam sempre più radicale, perché frequento molti centri islamici.

Ma se c’è ancora giustizia e democrazia nello Stato italiano, tornerò”.

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