Cronache

La guida alpina rischia 5 anni: salvò migrante incinta sulle nevi

Il soccorso sul passo del Monginevro, a 1.900 metri di altitudine, poi la corsa in ospedale. La guida alpina fermata dalla Gendarmerie: ora rischia grosso

La guida alpina rischia 5 anni: salvò migrante incinta sulle nevi

Non c'è soltanto Ventimiglia, dove lungo il greto del fiume Roja gli immigrati clandestini sfidano la fortuna (e la morte) per lasciare l'Italia e arrivare in Francia. Anche più a Nord, passando dalla Val Susa e puntando verso Briançon, gli stranieri sfidano le montagne e il gelo per riuscire a valicare la frontiera (guarda il video). È qui che una guida alpina francese ha trovato una donna, incinta all'ottavo mese, che stava tentando la traversata insieme alla famiglia in mezzo a freddo e neve. Per salvarla dalle doglie e farle partorire il piccolo, come racconta il Corriere della Sera, lo sherpa ha organizzato un soccorso sul passo del Monginevro, a 1.900 metri di altitudine. La magistratura francese, però, ha voluto mostrare il pugno duro incriminando il soccorritore che adesso rischia una pena fino a cinque anni di carcere per traffico di esseri umani.

Da agosto le stazioni ferroviarie di Bardonecchia e di Oulx hanno iniziato ad affollarsi clandestini che, poi, si incamminano verso il confine nel tentativo (disperato) di raggiungere la Francia. I numeri precisi sui transiti non sono stati ancora resi pubblici ma, come spiegato in un reportage del Giornale.it, "il fenomeno è così imponente che a dicembre le ferrovie hanno chiuso temporaneamente le sale d'attesa delle due stazioni". Per il portavoce del soccorso alpino piemontese Simone Bobbio si pone ormai un tema di ordine pubblico: "Noi soccorritori non abbiamo il potere di trattenerli – spiegava al Giornale.it – Possiamo solo cercare di convincerli a non andare, facendo presente i pericoli della scalata e spiegando loro che i francesi comunque li bloccheranno e li riporteranno in Italia. Diciamo che rischiano la vita per niente ma non ci vogliono ascoltare". La magistratura francese, a differenza di quella italiana, è molto più irrepresibile nel contrastare l'immigrazione clandestina. Lo dimostra il caso di Benoit Duclois, la guida alpina del gruppo "Refuge solidaiere" che adesso rischia seriamente di finire in carcere per cinque anni.

Secondo la ricostruzione dei giornali francesi, Duclois sarebbe stato fermato da una pattuglia della Gendarmerie al termine del salvataggio, mentre stava portando la donna in ospedale. Gli agenti gli hanno contestato sa subito di avere a bordo immigrati senza documenti. La guida alpina è stata portata in caserma, mentre la donna è stata accompagnata da un'ambulanza all'ospedale di Briançon.

Adesso Duclois dovrà rispondere di un'accusa pesantissima: violazione delle leggi sull'immigrazione.

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