Cronache

Hina, il fratello strappa la foto dalla lapide: "Troppo spogliata"

Non c'è pace per la ventenne pakistana uccisa dalla famiglia perché viveva come una ragazza occidentale. Il fratello, diventato capofamiglia, ha deciso di togliere la foto dalla tomba

Hina, il fratello strappa la foto dalla lapide: "Troppo spogliata"

Non c'è pace per Hina Saleem. la ragazza di 20 anni di origine pakistana uccisa dal padre insieme ad alcuni parenti perché "troppo occidentale". Nei giorni scorsi la foto presente sulla lapide è stata rimossa. Non un gesto vandalico, ma una decisione presa dal fratello maggiore, Suleman, che è diventato il capofamiglia dopo l'arresto del padre per omicidio nel 2006. Suleman Saleem ha dichiarato di aver staccato la foto della sorella per "questioni di decoro". "Hina era troppo spogliata, indossava una canottiera rosa, non è rispettoso apparire così su una tomba" continua il fratello.

La storia di Hina fece scandalo non solo per la tragica morte di una giovane ragazza, colpevole soltanto di aver voluto vivere come le sue coetanee. La vicenda riportò anche alla luce la difficile condizione di molte giovani della comunità musulmana in Italia e il tema, in generale, dell'integrazione.

La famiglia di Hina viveva a Gardone. Musulmani praticanti e tradizionalisti, i parenti erano completamente in disaccordo con la decisione della ragazza di vivere come le sue amiche italiane. E quel contrasto irrisolvibile portò al triste epilogo: l'assassinio della ragazza. Il padre, con l'aiuto di due generi e di un cognato, prese un coltello e la uccise. Poi seppellì il cadavere in giardino con la testa rivolta verso La Mecca. Ora il padre, Mohammed Saleem, deve scontare 30 anni di carcere, mentre i due cognati della ragazza 17.

Solo due anni per lo zio.

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