Cronache

"Ho il 70% del corpo ricoperto da nei, ma ora mi accetto"

Ecco la storia di una ragazza americana colpita da una malattia rara che ha trovato il coraggio di mostrarsi su Instagram

"Ho il 70% del corpo ricoperto da nei, ma ora mi accetto"

"Ecco i miei nei. Finalmente sono abbastanza sicura di me stessa da mostrarli. L'estate è sempre il periodo peggiore per me perché devo scoprire la mia pelle più del normale. Sono nata diversa rispetto agli altri e le persone non perdono occasione per ricordarmelo spesso. Ma sono nata differente per una ragione. Ora è tempo di accettarlo". A dirlo al Daily Mail è la dicianovenne americana Ciera Swaringen hanata con una malattia della pelle, il nevo melanocitico congenito grande o gigante, per la quale non esiste ancora ina cura. Con l'avanzare degli anni anche le macchie aumentano di numero e perciò non si possono rimuovere.

La malattia colpisce una persona ogni 500mila e causare anche la nascita di un tumore maligno. Nonostante il suo corpo sia ricoperto per circa il 70% dai nei, Ciera, con l'aiuto dei genitori, ha accettato il suo destino. "Ricordo - dice - che, prima di iniziare la scuola, mia madre mi ha detto che queste macchie erano baci degli angeli. E questo mi ha colpita molto. Mio padre, invece, è sempre stata la prima persona a difendermi quando qualcuno diceva qualcosa di male su di me". Vivendo in una piccola cittadina, di soli 600 abitanti, è stato più facile essere accettati ma gli adolescenti non mancano comunque di prenderla in giro. "Quando esco fuori dal mio paese - racconta - non è facile. Di solito sono i ragazzi a commentare quando mi vedono. Mi dicono: 'Sembri sporca, lavati'. Ma io sono orgogliosa di essere diversa e credo che, alla fine, tutti abbiamo qualcosa di particolare che ci caratterizza, sia dentro sia fuori".

"Tutti siamo nati in qualche modo 'differenti' e abbiamo il diritto di sentirci bene nella nostra pelle - continua -. Una volta su un autobus un ragazzo ha cominciato a scherzare con me chiamandomi 'cane chiazzato', ma non ha fatto altro che aumentare la mia autostima. Con il tempo ho imparato a spazzare via i commenti negativi, sono convinta che a volte le persone dicano cose crudeli solo perché non hanno familiarità con la mia malattia". "La crema solare è la mia migliore amica. Posso indossare t-shirts e shorts, ma devo mettermi al sicuro", dice la giovane che trova conforto grazie anche alla comunità "Nevus Outreach", il sito che offre un supporto a persone nella sua stessa condizione. "Scoprire questo gruppo mi ha aiutato a capire che non sono sola". A dimostrarle che non è sola ci sono anche gli utenti di Instagram che le scrivono: "Sembri così forte e sicura di te. Anch'io ho una grande voglia che copre tutto il mio braccio e metà della mia schiena e mi piacerebbe mostrarmi come te. Tu mi incoraggi a farlo.

Grazie".

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