Cronache

Bologna, hub via Mattei, richiedente asilo molesta una bambina di 3 anni

L'episodio sarebbe avvenuto circa un mese prima della chiusura del centro: dopo avere avvicinato la bambina di 3 anni con una scusa, lo straniero 17enne ha approfittato di lei, palpeggiandola. Il ragazzo si trova ora in stato di fermo

Bologna, hub via Mattei, richiedente asilo molesta una bambina di 3 anni

Si torna a parlare del tanto chiacchierato hub di via Mattei (Bologna), chiuso per lavori di ristrutturazione dallo scorso 12 giugno ed al centro delle proteste di sindacalisti ed operatori dell'accoglienza, rimasti senza occupazione.

In queste ultime ore si è diffusa la notizia di un ignobile caso di molestie sessuali avvenuto proprio all'interno del sopracitato centro di accoglienza. Un richiedente asilo minorenne (17 anni dichiarati) è stato fermato con l'accusa di avere abusato di una bimba di soli 3 anni, anch'ella ospite della struttura di via Mattei, insieme alla madre.

Secondo quanto riferito da “Il Resto del Carlino”, il ragazzo è riuscito ad avvicinare la piccola con una scusa e, rimasto da solo con lei, ha approfittato della situazione, palpeggiandola. È stata la stessa bambina, una volta tornata dalla madre, a raccontare quanto le era accaduto, spiegandosi a suo modo. La donna ha ovviamente riferito tutto ai gestori del centro, che hanno fatto scattare la denuncia ed una segnalazione alle autorità locali. In seguito all'episodio, avvenuto lo scorso mese, il 17enne è stato accusato di atti sessuali su minore, e si trova attualmente confinato nel Centro Giustizia Minorile per l'Emilia Romagna di via Pratello, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il legale che lo segue ha fatto richiesta di riesame per quanto riguarda la misura cautelare disposta dalla procura dei minori di Bologna.

Stando ad alcune voci questo caso sarebbe stato uno dei motivi che hanno portato alla tempestiva chiusura dell'hub, insieme alle pessime condizioni igieniche. “Più simile a una stalla che a un centro dove ospitare anche donne e bambini” lo ha infatti definito il vicepremier Matteo Salvini.

Ad intervenire sul caso di molestie, anche lo stesso prefetto di Bologna, Patrizia Impresa. “Quanto è accaduto è gravissimo, un episodio preoccupante e che mi ha fortemente turbata, con un trauma che accompagnerà una futura ragazza, e poi donna, forse per sempre. Ma non prestiamo il fianco a strumentalizzazioni. Diciamo che ha sicuramente fornito uno spunto per accelerare la chiusura temporanea e l’ammodernamento del centro. Ma il percorso sull’hub deriva da una scelta che parte da lontano”. Questo il suo commento, rilasciato a “Il Resto del Carlino”. “L’Hub stava diventando un luogo borderline, eccessivo, e per questo abbiamo deciso di intervenire sui gestori, che non hanno prestato la necessaria attenzione ad alcuni aspetti e non hanno rispettato gli accordi contrattuali. Il gestore ha fatto tutta una serie di controdeduzioni che, però, non ci hanno convinto. Ecco perché abbiamo applicato una pesante sanzione che verrà erogata sulla prossima fattura.

L’Hub diventerà un centro di accoglienza straordinaria, i lavori serviranno proprio a questo”.

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