Cronache

I dati sulle illegalità nel calcio: "In serie A più arresti e feriti"

Il report dell'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive: "In ripresa condotte delinquenziali sulle vie di trasporto". La tirata d'orecchi alle società e alle Leghe

I dati sulle illegalità nel calcio: "In serie A più arresti e feriti"

C’è un aumento della criticità relative alla sicurezza tra le tifoserie di serie A, mentre in B la situazione addirittura migliora. Il reportage pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni Sportive in seno al Ministero degli Interni, fotografa la situazione relativa al girone d’andata dei campionati professionistici di calcio in Italia.

Emerge un trend in aumento, definita “una ripresa seppur contenuta” per “le condotte delinquenziali o incivili sulle vie di trasporto”.

Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio e contenuti nel report, sono stati 67 gli episodi incriminati (e attribuibili alle tifoserie) verificatisi sulle autostrade italiane a fronte dei 4 registratisi, invece, sulle linee ferroviarie. A guidare la poco esaltante “classifica” ci sono le tifoserie di Lazio e Napoli. A ciascuna di loro vengono ricondotti nove episodi di violenza e inciviltà. Seguono i sostenitori del Foggia, club appena ritornato in serie B, con cinque episodi segnalati, a pari “merito” con i tifosi dell’Inter. Scorrendo i grafici, si incontrano Pisa e Siracusa (quattro), Roma e Benevento (tre). Altre venti tifoserie, complessivamente, si sono macchiate di 25 fatti di violenza e teppismo lungo le arterie autostradali italiane.

Aumenta il numero di feriti, in serie A: dai nove dello scorso girone d’andata a ventuno. In serie B, invece, non se n’è registrato nessuno. Trend in aumento anche per gli arresti e le denunce. Quindici persone a fronte delle tre dell’andata del campionato 2016/17 sono stati fermati in concomitanza di match di serie A. Dimezzati, invece, quelli della serie B: da dieci persone in manette s’è passati a “soli” cinque arresti.

Le denunce attorno agli stadi di A sono lievitate a 215, l’anno scorso erano state ottanta. In B il calo, invece, è quasi drastico: solo in 58 finiti nei guai a fronte dei 181 dell’anno scorso. Unico dato positivo per la massima serie, per questo primo scorcio di campionato, è l'aumento delle presenze negli stadi.

L’Osservatorio non lesina stoccate alle società e agli organismi di governo del calcio: “Tale andamento mette in luce ancora profonde carenze-assenze delle società calcistiche e delle Leghe, con eccezione di rari casi, lasciando che il nuovo modello di gestione sia applicato unicamente lato Forze dell’Ordine”.

Fatto che, come si legge nella nota dell’organismo a corredo del report, in una sonora reprimenda alle dirigenze dei club e delle leghe dei campionati: “Ciò significa che il modello fino qui monitorato non è ancora quello descritto nel Protocollo del 4 agosto scorso – che vorrebbe un’azione congiunta del mondo dello Sport e di quello delle Istituzioni – bensì una “versione” che, al momento, si sta reggendo su una sola gamba”.

Commenti