Cronache

I partigiani all'attacco: "Alemanno e Polverini esclusi dal 25 aprile"

Bagarre a Roma sulle celebrazioni del 25 aprile: istituzioni non invitate. Il Pd ad Alemanno: "Faccia i conti col suo passato". La Polverini chiede l'intervento del Colle. E il Quirinale risponde

I partigiani all'attacco: "Alemanno e Polverini esclusi dal 25 aprile"

A soli due giorni dalle celebrazioni del 25 aprile, a Roma impazzano le polemiche. Da una parte l’Anpi dall’altra le istituzioni. L'associazione nazionale dei partigiani ha, infatti, deciso di non invitare né il sindaco Gianni Alemanno né la presidente della Regione Renata Polverini per evitare le contestazioni degli anni passati. "Ancora una volta il 25 aprile, invece di trovare momenti di unità attoro ai valori della democrazia e della libertà, trova modo di andare a trovare polemiche e dividersi", ha commentato Alemanno spiegando che escludere le istituzioni dalle celebrazioni "non aiuta questo spirito di unita che ci dovrebbe essere".

Non è solo amafreggiata, la Polverini. Adesso ha chiesto apertamente anche l'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Bisogna smetterla di pensare che chi milita da una parte abbia l’esclusiva della storia. Il sangue è stato versato da tutti, anche da persone che hanno il mio sangue, che mi hanno votato". Dal canto suo Alemanno ha tenuto a sottolineare che le contestazioni che avvengono in occasione del 25 aprile sono orchestrate da gruppi estremisti. Tuttavia, non appena il sindaco di Roma ha assicurato che parteciperà ugualmente alle celebrazioni, il Partito democratico - anziché gettare benzina sul fuoco - ha rincarato la dose. Il segretario del Pd romano Marco Miccoli ha invitato Alemanno a non fare la vittima incolpandolo della scelta dell'Anpi: "I suoi comportamenti allisciano sempre il pelo alla peggiore destra romana e portano così a fratture e divisioni nella città".

Intanto in città fervono i preparativi per le celebrazioni del 25 aprile. Dopo due anni di manifestazione stanziale, torna il corteo che partirà dall’Arco di Costantino e si concluderà a Porta San Paolo, dove da anni vengono ricordati i caduti della Resistenza. Una dedica particolare sarà rivolta ai partigiani scomparsi recentemente, primo fra tutti Sasà Bentivegna. Proprio l’assenza di Comune e Regione ai funerali di quest’ultimo ha fatto irritare l’Anpi. "La Polverini non si è presentata, mentre un funzionario del Comune con la fascia giallorossa è arrivato solo a fine celebrazione - ricorda Nassi - è stato un comportamento discutibile. Hanno perso una grande occasione". Durissima la replica del presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto: "Il 25 aprile non farà a Roma nessuna manifestazione unitaria, ma solo quella di una parte precisa, che rispettiamo ma dalla quale dissentiamo in modo profondo".

Il Quirinale offre unità

Se non una risposta diretta, pare comunque esserci un "intervento" del Presidente della Repubblica per superare lo scontro.

Dal Quirinale, infatti, si apprende che all'incontro di domani con le Associazione combattentistiche e d'arma, che tradizionalmente apre le celebrazioni per l'anniversario della Liberazione, parteciperanno assieme ai rappresentanti del governo e del parlamento, sia gli amministratori del Comune di Roma, della Provincia e della Regione Lazio che così si ritroveranno con i vertici nazionali e romani dell'Anpi e di tutte le altre associazioni partigiane e combattentistiche.

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