Cronache

"I peli sul corpo di Yara non sono di Bossetti"

I risultati sui reperti piliferi avrebbero escluso il codice genetico del presunto assassino

"I peli sul corpo di Yara non sono di Bossetti"

I peli ritrovati sugli indumenti di Yara Gambirasio non appartengono a Massimo Bossetti. La notizia, che era già circolata nei giorni scorsi, è stata adesso confermata dai risultati sui reperti piliferi. Eppure, alle 22.50 del 26 febbraio 2011, giorno del ritrovamento del cadavere della ragazzina nel campo di Chignolo d’Isola, in via Bedeschi, il cellulare del presunto assassino agganciò la cella del Campo di Chignolo, dove avrebbe telefonato alla madre Ester per invitarla a raggiungerlo.

Le indagini continuano con un ritmo serrato. Ma gli inquirenti non sono ancora venuti a capo del mistero. Ad oggi Bossetti è l'unico presunto assassino. Nelle ultime ore, però, i risultati sui reperti piliferi avrebbero escluso il codice genetico del muratore di Mapello. Risalendo a circa quattro anni fa e mancando quindi il bulbo pilifero, sui peli ritrovati non è stato possibile fare il match nucleare che consente di tracciare il ceppo famigliare. Va tuttavia ricordato che su leggins di Yara siano state ritrovate macchie di sangue appartenenti proprio a Bossetti. Non solo. Secondo la trasmissione Segreti e delitti su Canale 5, quando venne ritrovato il cadavere di Yara, il cellulare di Bossetti agganciò la cella del Campo di Chignolo.

Il 26 febbraio 2011, intorno alle 23.45, l’inviata Gabriella Simoni era in collegamento con Live di Italia 1 per uno speciale sul caso Gambirasio. "Alle sue spalle - sostiene Segreti e Delitti - camminava, parlava con gli uomini della Protezione Civile e telefonava al cellulare un uomo che, per statura, andatura, attaccatura di capelli, barba e fisionomia, ricorda Bossetti". Nella nota la trasmissione di Canale 5 spiega anche di aver mostrato per la prima volta il furgone di Bossetti in un video esclusivo realizzato il giorno del fermo dell’uomo.

Dopo il passaggio di macchine di carabinieri e polizia a sirene spiegate, transita il furgone appena sequestrato: "Il mezzo presenta le luci sul tetto come il furgone ripreso dalla telecamera di sorveglianza della banca nei pressi della palestra di Brembate".

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