Cronache

I "superbugs" uccideranno 390mila europei nel 2050

L'allarme dei microbiologi: troppi virus resistenti agli antibiotici, nel 2050 i "superbugs" uccideranno 390mila europei

I "superbugs" uccideranno 390mila europei nel 2050

Nel 2050 i "superbugs", i batteri invulnerabili agli antibiotici uccideranno oltre 390mila europei nel 2050.

A lanciare l'allame è l'Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli), che ha analizzato le colonizzazioni dei batteri multiresistenti più diffusi e temibili.

"I risultati saranno disponibili a metà 2019 e li presenteremo al prossimo congresso di Rimini", spiega il presidente Amcli Pierangelo Clerici, direttore dell'Unità operativa di Microbiologia dell'Asst Ovest milanese, "Il livello delle antibiotico-resistenze in molti patogeni batterici resta ancora alto, aggravato dal riemergere di alcune resistenze che si erano precedentemente ridotte".

Come il caso degli "enterecocchi resistenti alla vancomicina", che preoccupano molto la comunità dei microbiologi clinici "anche in ragione del fatto che non conosciamo al momento le ragioni per le quali si riattivano queste resistenze". "Le cause della resistenza sono diverse e vanno dall'utilizzo inappropriato degli antibiotici alla mancanza di adeguate misure di controllo delle infezioni", ricorda Gian Maria Rossolini, ordinario di Microbiologia clinica dell'università di Firenze, responsabile del Laboratorio di Microbiologia dell'azienda ospedaliero-universitaria Careggi e componente del consiglio direttivo Amcli, "Trattare in modo appropriato un'infezione da batterio antibiotico-resistente richiede una gestione personalizzata del paziente durante il ricovero, con in primis un isolamento per evitarne la diffusione. Questo necessariamente si scontra con difficoltà dovute sia all'organizzazione dei nostri reparti sia ai costi che ciò richiede".

Per gli esperti, "occorrerebbe quindi ripensare all'organizzazione dei reparti per facilitare il controllo delle infezioni, con relativi fabbisogni in termini di personale, strumenti e spazi".

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