Cronache

I vini italiani più amati all'estero

Barolo e Monfortino scalano le classifiche dei vini di lusso. E fanno tremare i francesi

I vini italiani più amati all'estero

Il vino made in Italy sta scalando rapidamente le classifiche continentali e presto potrebbe fare il suo ingresso nell’olimpo delle etichette più prestigiose del mondo. Certo, con quella superba tariffa di listino di 13 mila e 724 euro appiccicata sulla fronte della confezione, il borgognese Richebourg Grand Cru di Henri Jayer non conosce rivali sull’attuale mercato delle cantine internazionali. Ma secondo le proiezioni di WineNews.it anche le bottiglie del Belpaese sono destinate a farsi largo tra i fischi francesi, tedeschi e californiani che invadono la World’s Top 50 Most Expensive Wines, aggiornata a inizio agosto dal motore di ricerca per vini Wine-Searcher.com.

Il marchio nostrano più amato all’estero è il Barolo Collina Rionda di Bruno Giacosa: te lo porti in tavola con 929 euro. Medaglia d’argento per l’Ornellaia Vendemmia d’Artista Special Edition, valore di 982 euro. A completare il podio un altro Barolo, il Monfortino di Giacomo Conterno, che costa 618 euro. "Oggi chi compra le più quotate bottiglie italiane fa ottimi affari, perché ottiene prezzi decisamente migliori dei soliti Bordeaux e Borgogna e con il tempo potrà avere delle soddisfazioni", ha spiegato in una recente intervista Giulio Filippo Bolaffi, amministratore delegato del noto gruppo torinese d’aste che dal 2014 opera anche nella galassia delle enoteche.

Bolaffi sottolinea il ruolo fondamentale che gioca la distribuzione commerciale in un ambito molto volubile come quello delle bottiglierie: "Il nostro vino non è diventato improvvisamente solo più buono, ma anche più conosciuto e apprezzato nel mondo. Più lo si trova, più lo si considera degno di essere pagato anche a caro prezzo".

E allora alziamolo un po’ questo gomito: gli stranieri dovranno stare alle nostre condizioni per bersi un calice come Dioniso comanda.

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