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Inciucio Casini in salsa Dc: "Ora con Renzi senza vergogna"

L'ex presidente della Camera in un'intervista al Corriere spinge per creare il Partito della Nazione con il premer Renzi

Inciucio Casini in salsa Dc: "Ora con Renzi senza vergogna"

C'era da aspettarselo. Se da una parte non si trova spazio, non stupisce che i partitini di centro guardino a sinistra. E così, se non si può parlare di "salto" sul carro del (presunto) vincitore, poco ci manca. In una intervista al Corriere di oggi, Pier Ferdinando Casini, ex partner del fu centrodestra, ex presidente della Camera e ora senatore di centro, ha scoperto le carte in tavola dicendosi pronto a formare con Renzi il Partito della nazione.

"C'è un'area sempre più ampia che si riconosce nell'opera di Renzi - ha detto Casini - ma che non appartiene al Pd. Renzi si sta impegnando per trasformare il Partito democratico, con grande coraggio sta rompendo tabù (penso al rapporto con le parti sociali) e facendo riforme importanti (dal Jobs act a quella istituzionale). Sta facendo in Italia quello che Blair fece con i laburisti inglesi". Poi aggiunge: "Ma il Partito della Nazione dobbiamo farlo noi. I moderati che sostengono il governo non lo devono fare con la vergogna o sotto il tavolo come se si sentissero in colpa. Occorre ripartire da zero, con un nuovo contenitore, che ridia speranza a tutti quegli italiani che non possono riconoscersi nella piazza di Bologna".

E proprio in riferimento alla manifestazione del centrodestra nel capoluogo emiliato, Casini ha spesa parole dure: "La parabola ventennale del centrodestra si è chiusa ieri. Con questo palco singolare con cui di fatto le carte le dà Salvini. E' una sconfitta per tutti quegli italiani, e sono stati tanti, che in questi venti anni hanno ritenuto che la bandiera dei moderati potesse essere sventolata dal centrodestra". "L'involuzione di un percorso - ha aggiuto - che è approdato a nient'altro che a una deriva lepenista del centrodestra, in cui Berlusconi manifesta un realismo se vogliamo anche coraggioso, che però è di fatto la subalternità a questo tipo di Lega". "La speranza - dice - era che Forza Italia divenisse la sezione italiana del Ppe, mentre oggi è diventata la sezione di un'insofferenza antieuropea guidata da Salvini".

Quanto meno, Casini non si candida a guidare il Partito della nazione: "Io non ho alcuna velleità. Lo dico a tutti coloro che sostengono Renzi ma che non sono nel Pd, a coloro che sono ancora perplessi, come Fitto. Credo che nei prossimi giorni si possa già dare vita a dei gruppi parlamentari, ma non possono essere la chiamata a raccolta dei vecchi partiti, non si tratta di partire da Ncd o Scelta civica o da altre aree.

Occorre qualcosa di completamente nuovo, in cui la leadership si crea sul campo, aperto a tutti, politici e non, un Pdn che possa rappresentare una grande maggioranza di italiani".

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