Cronache

Inquilina trasforma la casa in un allevamento di cani, ma lo sfratto è impossibile

Una donna ferrarese non riesce a riavere la sua casa: "Dicono che per riottenerla dovrei prendermi cura dei 70 cani che la occupano"

Inquilina trasforma la casa in un allevamento di cani, ma lo sfratto è impossibile

La proprietaria di una casa a Fondo Reno, frazione di Ferrara, affitta il proprio immobile a un'anziana signora che però lo trasforma in un allevamento di cani. Ora, per riavere indietro quel canile che una volta era la sua casa, deve prendersi cura degli animali.

Nessuno infatti, né l'Enpa, né il comune, può intervenire. Questa assurda storia - resa ancora più surreale dal fatto che la proprietaria di casa, Emilia Gavioli, non percepisce più l'affitto dal 2010 - è stata raccontata dal giornale locale La Nuova Ferrara e recentemente è stata anche riportata in un episodio di "Mi manda RaiTre".

La signora Gavioli spiega, tramite il suo avvocato, che l'ufficiale giudiziario non può procedere con lo sfratto, che pure è esecutivo da ormai quattro anni "perché è prima necessario provvedere alla custodia dei cani, che non sono mobili o oggetti che si possono mettere in magazzino." Il canile municipale non ha potuto prendersi cura degli animali perché i cani sono "in buona parte non sterilizzati e non disponendo la struttura pubblica di un numero sufficiente di gabbie per poterli accogliere".

Il giudice ha nominato custode dei cani l'Enpa, che però si è sfilata facendo un passo indietro. Dal comune, poi, hanno stabilito l'impossibilità, per un ente pubblico, di intervenire per risolvere una controversia tra privati.

"In tutti questi anni - ha sottolineato concludendo la signora Gavioli - abbiamo cercato di attivare vari enti competenti, ma non abbiamo avuto risposte soddisfacenti, nonostante mi sia resa disponibile a pagare le spese per il trasporto degli animali, pur di liberare la casa e uscire da questa situazione assurda". Dal 2010 la signora ha perso circa 30mila euro in affitto, che non è stato più corrisposto.

E tutto questo nonostante la causa intentata all'affittuaria per utilizzo improprio di un immobile a uso abitativo fosse sfociata nella misura di sfratto.

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