Cronache

"Io colluso?" Il sindacalista Uil di Imperia querela Cgil, Cisl e Fiadel

“Io colluso?”. E così il segretario territoriale di Imperia della Uil Trasporti, Luigi La Marca, querela le altre organizzazioni sindacali (Fit-Cisl, Fiadel e Fp Cgil), per quanto dichiarato su alcuni quotidiani online

"Io colluso?" Il sindacalista Uil di Imperia querela Cgil, Cisl e Fiadel

“Io colluso?”. E così il segretario territoriale di Imperia della Uil Trasporti, Luigi La Marca, querela le altre organizzazioni sindacali (Fit-Cisl, Fiadel e Fp Cgil), per quanto dichiarato su alcuni quotidiani online, in merito alla volontà di posticipare il blocco degli straordinari - nella vertenza con la ditta Teknoservice, appaltatrice del servizio di igiene urbana a Imperia - da aprile a maggio.

“Intraprendere un’azione di sciopero, quale il blocco degli straordinari, ad aprile - ha dichiarato La Marca, stamani, all’uscita del Palazzo di Giustizia imperiese - significava esporre il mio sindacato al rischio di sanzioni o denunce. Per questo motivo, e per evitare che lo sciopero coincidesse con la settimana di franchigia prima della Pasqua, ho pensato di posticipare il l'azione di protesta, dal 2 all’11 maggio prossimi.

Ma non è tutto. "L'articolo 1 del regolamento che disciplina la normativa sul periodo di raffreddamento - ha affermato l'avvocato José Sciortino, che assiste La Marca - stabilisce che prima di procedere alla dichiarazione di sciopero, occorre necessariamente effettuare un tentativo di conciliazione con l'azienda. L'sperimento di questo tentativo sicuramente non avrebbe dato modo di procedere al blocco degli straordinari nei tempi indicati dalle altre sigle sindacali”.

La Marca, che ha presentato una denuncia contro le segreterie e non nei confronti di qualcuno di specifico (in quanto le dichiarazioni erano attribuite alla sigla sindacale), ritiene che quanto dichiarato sui giornali sia lesivo della propria immagine.

“Vogliono far credere che fossi colluso con qualcuno, senza neppure specificare con chi, quando ho agito per il bene dei lavoratori e del mio sindacato”. Insomma, si preannuncia una guerra a colpi di carte bollate, oltre che una spaccatura nelle trattive sindacali

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