Cronache

"Io miss bionica così sconfiggo gli odiatori"

"Io miss bionica così sconfiggo gli odiatori"

Mentre Chiara parla, Patrizia Mirigliani la guarda con ammirazione. Chiara, con i suoi 18 anni, potrebbe essere la figlia della patron di Miss Italia: lei che, a 60 anni, nelle ragazze del concorso continua a scoprire sempre un luminoso riflesso di se stessa. La Mirigliani ha tanto da insegnare, ma ha pure l'umiltà per imparare dalle migliaia di giovani donne che le affidano, speranzose, un frammento del proprio sogno di bellezza.

Estetica ed etica, ecco l'alchimia che trasforma una comune bella ragazza in una rara bella persona. E Chiara Bordi, 18 anni, di Tarquinia (Viterbo), la miss insultata sui social per la sua protesi alla gamba, è proprio questo: una bella ragazza diventata una bella persona.

Sabato lo ha dimostrato ancora una volta, rispondendo in maniera esemplare a chi pensava di ferirla e, invece, l'ha resa ancora più forte. E ancora più bella.

Incontriamo Chiara a poche ore dalla finale di Miss Italia che, questa sera, come in una fiaba, incoronerà a Milano la più bella del reame.

Chiara, avverti più fastidio verso chi ti offende per la tua gamba o verso chi parla di te con la retorica buonista del «caso umano»?

«Gli insulti mi scivolano addosso. Ci ho fatto il callo. Quanto al caso umano, non mi ritengo tale. Dopo un periodo di sofferenza, ho trovato un equilibrio fisico e psicologico che mi consente una vita uguale a quella delle mie coetanee. Anche se...».

Anche se?

«Non pensavo che una persona potesse scendere a un simile livello di cattiveria».

Non ripeteremo, per decenza, le frasi usate dal tuo hater, che si è firmato con nome e cognome. Si tratta di un profilo inventato o questa persona esiste realmente?

«Purtroppo esiste davvero. Non è una ragazza, ma una signora di mezza età. Ciò rende la vicenda ancora più squallida».

Dalle altre miss tue colleghe hai ricevuto solidarietà?

«Sì, quel post vergognoso l'ho letto insieme a loro ed erano sconvolte. Le ho sentite sinceramente partecipi. Tutte tranne una. Mi ha definita in maniera poco carina, tanto che l'organizzazione aveva pensato di escluderla dalla gara. Ma io ho insistito perché lei rimanesse. Mi sarebbe dispiaciuto spezzare il sogno di una mia collega. Incidente chiuso. Si va avanti».

«Andare avanti» è diventato il tuo mantra.

«È vero, non mi fermo mai. Faccio tanti sport, leggo, scrivo, mi impegno nel sociale. Insomma, amo vivere».

Fai parte di un'associazione che si chiama SuperAbile. Di cosa si tratta?

«Organizziamo iniziative con l'obiettivo di diffondere un messaggio per noi fondamentale: la cosiddetta disabilità non è un limite, ma una risorsa. Andrò anche nelle scuole per educare i bimbi all'uso virtuoso del web, l'esatto contrario di quanto fanno gli hater che sui social diffondono solo odio e fango».

È questo anche il senso della tua partecipazione a Miss Italia?

«Certo. Per la prima volta in un concorso di bellezza sfilerà una ragazza con una protesi alla gamba. E questa è già una grande vittoria».

Patrizia Mirigliani si è subito schierata al tuo fianco o ha avuto delle perplessità?

«Nessuna perplessità, ma neppure trattamenti di favore per il mio handicap. La signora Mirigliani è una donna sensibile, ma pragmatica. Mi ha detto con chiarezza: Partecipa insieme a tutte le altre concorrenti alle selezioni regionali e, se le supererai, saremo felici di accoglierti. E così è stato».

Alla tua storia si sono interessati anche i media internazionali. L'Italia, una volta tanto, ha fatto una bella figura, finendo sui giornali stranieri come esempio di «apertura mentale».

«Da sempre Miss Italia rappresenta un modello inclusivo, col coraggio di affrontare tematiche impegnative: lo ha fatto in passato con i rischi dell'anoressia, il dramma dei femminicidi, l'emergenza stalking e tante altre emergenze che toccano l'universo femminile; quest'anno è stato il turno della disabilità, che noi speriamo di trasformare in superabilità».

A proposito, come te la cavi col ballo? Riuscirai a muoverti come tutte le altre?

«All'inizio delle prove, confesso che ho pianto. Non riuscivo a tenere il ritmo. Ma oggi sono felice, l'insegnate mi ha detto addirittura che devo darmi una calmata, perché vado troppo veloce».

L'anno prossimo ti iscriverai all'università. Facoltà?

«Medicina. Spero un giorno di diventare chirurgo ortopedico. Passando quindi da miss bionica a dottoressa bionica».

Nella tua protesi hai inserito anche dei led luminosi, trasformandola in un accessorio fashion.

«Sì. Un'idea di cui sono molto orgogliosa».

Stasera è prevista una fascia speciale per ricordare Fabrizio Frizzi. Saranno le stesse miss ad assegnarla alla concorrente che si è distinta per eticità e correttezza. E se la prescelta fossi proprio tu?

«Sarebbe un grande onore».

Auguri Chiara, nessuno più di te merita quella fascia.

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