Cronache

"Io odio quel leghista". Il migrante sfida Salvini

Nel giorno in cui la Lega Nord viene condannata per uso improprio del termine "clandestino", un migrante ammette davanti alle telecamere di odiare Matteo Salvini

"Io odio quel leghista". Il migrante sfida Salvini

"Vorrei dire che odio Salvini": ammette un migrate sghignazzando davanti alla telecamere. Dietro di lui, un coro di risate accompagna la dichiarazione.

L'immigrato africano esprime serenamente il suo giudizio sul leader della Lega Nord. Il filmato della dichiarazione viene ripreso e pubblicato sul profilo ufficiale di Salvini, nello stesso giorno in cui un giudice condanna la Lega Nord per l'uso improprio del termine clandestino. (Clicca qui per vedere il video)

La reazione del leader leghista

"Questo tizio dice 'IO ODIO SALVINI' e pensa di aver capito tutto... - scrive Salvini su Facebook -. Io invece non odio proprio nessuno, e apprezzo i tanti stranieri perbene che lavorano e rispettano le nostre leggi e la nostra cultura. Ma le migliaia di immigrati che vengono qui a pretendere, e magari a delinquere, io li chiamo CLAN-DE-STI-NI. Condannatemi pure!". Un post, quello del leghista, che ha rapidamente raccolto consensi, mi piace e commenti.

A poche ore di distanza, Salvini rincara la dose, con un post, contro il giudice che ha condannato la Lega: "Renzi e Alfano complici dell'invasione: Saronno non vuole CLANDESTINI. Per questo manifesto la Lega è stata condannata a 10.000 EURO di multa perché, secondo il giudice del Tribunale di Milano MARTINA FLAMINI, il termine 'clandestini' ha carattere 'discriminatorio e denigratorio'. Come è buono e accogliente il giudice Martina Flamini". Poi l'affondo finale: "Ma se i dati dicono che su 181.000 sbarcati nel 2016 solo al 5% è stato riconosciuto lo status di "rifugiato" in fuga dalla guerra, se i Siriani sbarcati sono stati solo un migliaio, se in 60.000 non hanno neanche presentato domanda di asilo politico, se il 56% delle domande è stata bocciata, io continuerò a definire questa gente INVASORI e CLANDESTINI. CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI, CLANDESTINI.

Solo in un REGIME processano le parole. Se il giudice Martina Flamini vuole fare POLITICA, perché non si candida?"

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