Cronache

Ischia, l'ospedale rimane senza lenzuola per i pazienti ricoverati: ci pensa l’hotel a fornirle

Il caso, in Campania, della struttura ospedaliera Rizzoli

Ischia, l'ospedale rimane senza lenzuola per i pazienti ricoverati: ci pensa l’hotel a fornirle

All’ospedale Rizzoli di Ischia, peraltro unico presidio sanitario dell’isola campana, sono finite le lenzuola per rifare i letti dei pazienti ricoverati.

Un caso assurdo, per di più in una struttura chiamata a fare gli straordinari d’estate, quando l’isola pullula di turisti. Insomma, un caso di malasanità che non poteva certo passare inosservato, venendo appunto denunciato dai malcapitati e dai comitati.

Ecco cosa si legge, infatti, in un messaggio di protesta, così come riporta il Corriere della Sera, scritto da Gianna Napoleone (presidente del Cudas, comitato unitario per il diritto alla salute) all’attenzione di Luigi Capuano, direttore sanitario del Rizzoli: "Con grande sconcerto abbiamo appreso che la carenza cronica di biancheria, già in passato più volte segnalataci da parenti di pazienti costretti a sopperire con lenzuola e federe portate da casa, si è arricchita di un nuovo episodio, tanto più increscioso in quanto ha coinvolto un paziente non residente, per il quale non vi erano lenzuola disponibili. Motivo per il quale si è stati costretti a farle arrivare dall’albergo presso il quale il turista alloggia".

Il caso di malasanità a Ischia

Cosa è successo? Un uomo in vacanza a Ischia ha subito un lieve malore, venendo ricoverato presso l’ospedale in località Lacco Ameno per gli accertamenti, oltre che a scopo precauzionale. Peccato che qui abbia trovato un letto completamente sfatto. Gli è venuto in soccorso, allora, l’albergo presso il quale alloggiava, che si è premurato così di fornirgli tutto il necessario.

Nella missiva scritta dalla Napoleone al direttore dell’ospedale, dunque, si legge anche: "La invitiamo a provvedere con la massima urgenza nel garantire a tutti i reparti e servizi la biancheria, i cuscini e quanto altro serva ad una accoglienza decorosa dei pazienti, prevedendo (come si fa in qualunque casa appena organizzata) qualche pezzo in più rispetto alla necessità minima, tanto più che l’ospedale lacchese ospita spesso malati in soprannumero rispetto alla sua reale capienza. E anche perché, soprattutto in quel tipo di contesto, non è infrequente che si debba procedere a cambi imprevisti, che richiedono ovviamente disponibilità di biancheria".

E, infine, "non vorremmo che sul sacro fuoco di una spending review applicata pure all’essenziale si bruciasse anche il decoro del nostro ospedale e quello dell’isola.

Auspichiamo di non dover più registrare simili episodi e lagnanze né da parte di turisti né di isolani, né durante la stagione turistica né d’inverno, quando a usufruire della struttura sono soprattutto residenti".

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